Il lavoro è frutto di una collaborazione avviata tra DIRAS (Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Arti e Spettacolo) e DIBE (Dipartimento di Ingegneria Biofisica ed Elettronica) dell’Università degli Studi di Genova: gli autori si sono impegnati a sperimentare tecniche informatiche, in particolare 3D, legate allo studio e alla divulgazione di temi legati al patrimonio culturale. In questo caso si è voluto proporre una prima ricostruzione virtuale basata sui risultati degli studi da tempo condotti sul fenomeno delle ville storiche genovesi tra XVI e XVIII secolo: l’attenzione è stata dedicata al quartiere di Sampierdarena proprio per il carattere estremamente significativo assunto storicamente dal fenomeno in quel contesto e per la frammentarietà dell’esistente che vale a testimoniarlo oggi. La ricostruzione offre uno strumento utile per lo studioso nel riscontro tra esistente e immagine storica, permette di ‘ricollocare’ lo spettatore in punti di vista originariamente dotati di un approccio al paesaggio e al costruito certo diverso da quello attuale, privato delle prospettive esistenti nel passato. La ricostruzione 3D vuole agevolare la presa di coscienza di un rapporto con il territorio radicalmente trasformato, ma comprensibile nei suoi caratteri se opprtunamente mediato.
SAMPIERDARENA TRA RICOSTRUZIONE STORICA E RESTITUZIONE TRIDIMENSIONALE
Leonardi, Andrea;
2007-01-01
Abstract
Il lavoro è frutto di una collaborazione avviata tra DIRAS (Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Arti e Spettacolo) e DIBE (Dipartimento di Ingegneria Biofisica ed Elettronica) dell’Università degli Studi di Genova: gli autori si sono impegnati a sperimentare tecniche informatiche, in particolare 3D, legate allo studio e alla divulgazione di temi legati al patrimonio culturale. In questo caso si è voluto proporre una prima ricostruzione virtuale basata sui risultati degli studi da tempo condotti sul fenomeno delle ville storiche genovesi tra XVI e XVIII secolo: l’attenzione è stata dedicata al quartiere di Sampierdarena proprio per il carattere estremamente significativo assunto storicamente dal fenomeno in quel contesto e per la frammentarietà dell’esistente che vale a testimoniarlo oggi. La ricostruzione offre uno strumento utile per lo studioso nel riscontro tra esistente e immagine storica, permette di ‘ricollocare’ lo spettatore in punti di vista originariamente dotati di un approccio al paesaggio e al costruito certo diverso da quello attuale, privato delle prospettive esistenti nel passato. La ricostruzione 3D vuole agevolare la presa di coscienza di un rapporto con il territorio radicalmente trasformato, ma comprensibile nei suoi caratteri se opprtunamente mediato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.