Lo sviluppo turistico italiano ha coinvolto, fino a pochi anni fa, prevalentemente le aree con una elevata e tipica vocazione. La presenza di notevoli potenzialità quali ad esempio le risorse culturali (città d’arte, monumenti storici) o naturali (clima, mare, monti, etc.) ha generato intensi flussi turistici verso tali aree che hanno finito per consolidare il loro ruolo di leadership nell'incoming turistico. I suddetti flussi si sono verificati anche nei piccoli centri delle aree interne, sebbene con un ruolo di complementarietà rispetto alle aree più evolute e nella diversificazione dell’offerta turistica. E’ necessario, invece, riconsiderare il ruolo delle aree interne nell’ambito di un più vasto piano di sviluppo che esalti le loro peculiarità ai fini di un’opportuna valorizzazione economica e di sostenibilità ambientale. L’esaltazione dei valori territoriali nel loro insieme, se considerati in un’ottica di sistema e non più meramente campanilistica, potrebbe supportare la creazione di percorsi turistici finora sconosciuti. Senza dubbio una più approfondita conoscenza e individuazione delle risorse antropiche e naturali da utilizzare a fini turistici, insieme alla comprensione del loro significato culturale, consentirebbe di superare l’approccio finora utilizzato che le considerava semplicemente per il loro valore estetico. Il presente capitolo analizza il “Progetto Pilota Hospitis” elaborato dalla Regione Puglia, per verificarne sia le ricadute positive in termini economici per i centri coinvolti sia se esso realmente può rappresentare l’occasione per una valorizzazione di questi ed un loro inserimento in nuovi circuiti turistici attraverso soluzioni territoriali ispirati ai principi della sostenibilità.
Turismo sostenibile e aree interne. Il Progetto Hospitis in Puglia
IVONA, Antonietta
2011-01-01
Abstract
Lo sviluppo turistico italiano ha coinvolto, fino a pochi anni fa, prevalentemente le aree con una elevata e tipica vocazione. La presenza di notevoli potenzialità quali ad esempio le risorse culturali (città d’arte, monumenti storici) o naturali (clima, mare, monti, etc.) ha generato intensi flussi turistici verso tali aree che hanno finito per consolidare il loro ruolo di leadership nell'incoming turistico. I suddetti flussi si sono verificati anche nei piccoli centri delle aree interne, sebbene con un ruolo di complementarietà rispetto alle aree più evolute e nella diversificazione dell’offerta turistica. E’ necessario, invece, riconsiderare il ruolo delle aree interne nell’ambito di un più vasto piano di sviluppo che esalti le loro peculiarità ai fini di un’opportuna valorizzazione economica e di sostenibilità ambientale. L’esaltazione dei valori territoriali nel loro insieme, se considerati in un’ottica di sistema e non più meramente campanilistica, potrebbe supportare la creazione di percorsi turistici finora sconosciuti. Senza dubbio una più approfondita conoscenza e individuazione delle risorse antropiche e naturali da utilizzare a fini turistici, insieme alla comprensione del loro significato culturale, consentirebbe di superare l’approccio finora utilizzato che le considerava semplicemente per il loro valore estetico. Il presente capitolo analizza il “Progetto Pilota Hospitis” elaborato dalla Regione Puglia, per verificarne sia le ricadute positive in termini economici per i centri coinvolti sia se esso realmente può rappresentare l’occasione per una valorizzazione di questi ed un loro inserimento in nuovi circuiti turistici attraverso soluzioni territoriali ispirati ai principi della sostenibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.