Molte delle indagini demoscopiche che si sono svolte in Italia negli ultimi anni sul tema del riconoscimento delle coppie di fatto, ivi comprese quelle omosessuali, hanno confermato una percezione ormai largamente condivisa: la maggioranza dell’opinione pubblica italiana è favorevole al riconoscimento di tutte le forme di convivenza. A confermare tale tesi vi è l’ultimo Rapporto Italia 2009 dell’Eurispes, che rileva come più della metà degli italiani, per la maggior parte uomini, è disponibile al riconoscimento delle coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali e, più specificamente, sottolinea come che proprio gli uomini sono quelli più favorevoli al matrimonio tra omosessuali. I dati cambiano significativamente allorquando si passa ad occuparsi del problema delle adozioni: mentre, infatti, una larga maggioranza degli italiani vede con favore l’estensione della possibilità di adottare anche alle coppie eterosessuali non sposate; ancora una minoranza sono quelli che includerebbero tra gli aspiranti adottanti anche le coppie omosessuali. Se si escludono quei paesi che riconoscono anche alle coppie omosessuali la facoltà di contrarre matrimonio e di adottare, in molti altri sembra prevalere un atteggiamento di generale cautela. Gli autori evidenziano, tuttavia, come le perduranti resistenze siano fondate su alcuni pregiudizi duri a morire, sia perché ormai appaiono largamente diffuse, per i motivi più diversi, famiglie in cui genitori omosessuali hanno in affidamento i propri figli, nati in precedenti matrimoni, sia perché numerose decisioni giurisprudenziali escludono drasticamente che l’orientamento sessuale possa essere determinante ai fini della scelta del coniuge al quale affidare i figli minorenni.
Adottanti e adottati. Alla ricerca della famiglia che non c’è (Adopters and adoptees. In search of the nonexistent family)
PANNARALE, Luigi
2011-01-01
Abstract
Molte delle indagini demoscopiche che si sono svolte in Italia negli ultimi anni sul tema del riconoscimento delle coppie di fatto, ivi comprese quelle omosessuali, hanno confermato una percezione ormai largamente condivisa: la maggioranza dell’opinione pubblica italiana è favorevole al riconoscimento di tutte le forme di convivenza. A confermare tale tesi vi è l’ultimo Rapporto Italia 2009 dell’Eurispes, che rileva come più della metà degli italiani, per la maggior parte uomini, è disponibile al riconoscimento delle coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali e, più specificamente, sottolinea come che proprio gli uomini sono quelli più favorevoli al matrimonio tra omosessuali. I dati cambiano significativamente allorquando si passa ad occuparsi del problema delle adozioni: mentre, infatti, una larga maggioranza degli italiani vede con favore l’estensione della possibilità di adottare anche alle coppie eterosessuali non sposate; ancora una minoranza sono quelli che includerebbero tra gli aspiranti adottanti anche le coppie omosessuali. Se si escludono quei paesi che riconoscono anche alle coppie omosessuali la facoltà di contrarre matrimonio e di adottare, in molti altri sembra prevalere un atteggiamento di generale cautela. Gli autori evidenziano, tuttavia, come le perduranti resistenze siano fondate su alcuni pregiudizi duri a morire, sia perché ormai appaiono largamente diffuse, per i motivi più diversi, famiglie in cui genitori omosessuali hanno in affidamento i propri figli, nati in precedenti matrimoni, sia perché numerose decisioni giurisprudenziali escludono drasticamente che l’orientamento sessuale possa essere determinante ai fini della scelta del coniuge al quale affidare i figli minorenni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.