Non si pone la questione di integrare il soggetto disabile in un contesto di astratta normalità, che sovente si traduce in tensione accomodante verso l’uniformità. Si tratta piuttosto di valorizzare al meglio le caratteristiche individuali: escludendo qualunque modalità stereotipata di approccio alla pluralità di situazioni e di prestazioni che caratterizzano ogni essere umano e rimuovendo dal percorso educativo le condizioni negative. Nessuna persona, infatti, dovrebbe essere definita esclusivamente per sottrazione: non sa, non è in grado di fare, non può essere…; non è la carenza che dovrebbe contraddistinguere un profilo individuale: piuttosto la capacità di sentire, di comunicare, di agire, di pensare, secondo la peculiare modalità personale. È dal positivo che si inaugura l’educazione, che non è poi altro che lo sviluppo dell’unità e dell’integralità di se stessi a partire dalle capacità unitarie e integrali che si possiedono e, quindi, a partire innanzitutto dall’accettazione globale di sé. La persona integrale è una miniera inesauribile di risorse e di energie, perciò mai rappresentata fino in fondo e una volta per sempre: per questo così sorprendente e generativa da affermarsi perfino quando i limiti e i condizionamenti sembrerebbero comprimerla in modo invincibile. Il volume intende proporsi come un tassello culturale e scientifico nella costruzione e condivisione dell’obiettivo, richiamato recentemente dalla Strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impegno per un’Europa senza barriere, «di mettere le persone con disabilità in condizione di esercitare tutti i loro diritti e di beneficiare di una piena partecipazione alla società e all’economia europea, in particolare mediante il mercato unico, attraverso gli otto ambiti d’azione principali individuati dalla Commissione europea: l’accessibilità, la partecipazione, l’uguaglianza, l’occupazione, l’istruzione e la formazione, la protezione sociale, la salute e le azioni esterne».

Questioni di pedagogia speciale. Itinerari d ricerca, contesti di inclusione, problematiche educative

ELIA, Giuseppe
2012-01-01

Abstract

Non si pone la questione di integrare il soggetto disabile in un contesto di astratta normalità, che sovente si traduce in tensione accomodante verso l’uniformità. Si tratta piuttosto di valorizzare al meglio le caratteristiche individuali: escludendo qualunque modalità stereotipata di approccio alla pluralità di situazioni e di prestazioni che caratterizzano ogni essere umano e rimuovendo dal percorso educativo le condizioni negative. Nessuna persona, infatti, dovrebbe essere definita esclusivamente per sottrazione: non sa, non è in grado di fare, non può essere…; non è la carenza che dovrebbe contraddistinguere un profilo individuale: piuttosto la capacità di sentire, di comunicare, di agire, di pensare, secondo la peculiare modalità personale. È dal positivo che si inaugura l’educazione, che non è poi altro che lo sviluppo dell’unità e dell’integralità di se stessi a partire dalle capacità unitarie e integrali che si possiedono e, quindi, a partire innanzitutto dall’accettazione globale di sé. La persona integrale è una miniera inesauribile di risorse e di energie, perciò mai rappresentata fino in fondo e una volta per sempre: per questo così sorprendente e generativa da affermarsi perfino quando i limiti e i condizionamenti sembrerebbero comprimerla in modo invincibile. Il volume intende proporsi come un tassello culturale e scientifico nella costruzione e condivisione dell’obiettivo, richiamato recentemente dalla Strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impegno per un’Europa senza barriere, «di mettere le persone con disabilità in condizione di esercitare tutti i loro diritti e di beneficiare di una piena partecipazione alla società e all’economia europea, in particolare mediante il mercato unico, attraverso gli otto ambiti d’azione principali individuati dalla Commissione europea: l’accessibilità, la partecipazione, l’uguaglianza, l’occupazione, l’istruzione e la formazione, la protezione sociale, la salute e le azioni esterne».
2012
978-88-6194-138-0
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