Il legame tra arte e benessere è un tema che attraversa epoche, culture e discipline diverse. Dalla me-dicina antica alla neuropsicologia contemporanea, l’esperienza estetica è stata riconosciuta come una ri-sorsa capace di influenzare profondamente la mente e il corpo umano. Le arti, nelle loro molteplici for-me, agiscono sui nostri istinti, sulle emozioni e sulle facoltà cognitive superiori, stimolando processi di guarigione e di crescita personale. In questo intervento esploreremo la relazione tra arte e cervello, e come le espressioni artistiche possano influenzare il nostro benessere emotivo e mentale. Per farlo, partirò dalla celebre teoria dei tre cervelli di Paul MacLean, un modello neuroscientifico che suddivide il cervello umano in tre strati evolutivi (rettiliano, limbico e neocorteccia). Pur essendo un modello sem-plificato, esso offre una cornice utile per comprendere come diversi aspetti dell’arte interagiscano con i vari livelli della nostra mente. Alla luce di questo, integrerò il concetto di “bendessere” elaborato dallo psichiatra Vittorino Andreoli, secondo cui la salute mentale ed emotiva deriva da un equilibrio globale dell’individuo. Attraverso riferimenti ad altri autori (da Antonio Damasio a Oliver Sacks, da Daniel Goleman a Howard Gardner e altri) e con esempi pratici (dalla pittura alla musica, dalla danza al teatro), vedremo come le arti possano favorire il benessere agendo sui nostri istinti, sulle emozioni e sulle fa-coltà cognitive superiori. Iniziamo delineando brevemente il modello dei tre cervelli di MacLean, che fungerà da filo conduttore. In questo quadro, il modello dei tre cervelli e la nozione di “bendessere” of-frono strumenti teorici preziosi per comprendere come l’arte possa diventare veicolo di armonia e salute integrale.
L'arte come cura
Maristella Trombetta
2025-01-01
Abstract
Il legame tra arte e benessere è un tema che attraversa epoche, culture e discipline diverse. Dalla me-dicina antica alla neuropsicologia contemporanea, l’esperienza estetica è stata riconosciuta come una ri-sorsa capace di influenzare profondamente la mente e il corpo umano. Le arti, nelle loro molteplici for-me, agiscono sui nostri istinti, sulle emozioni e sulle facoltà cognitive superiori, stimolando processi di guarigione e di crescita personale. In questo intervento esploreremo la relazione tra arte e cervello, e come le espressioni artistiche possano influenzare il nostro benessere emotivo e mentale. Per farlo, partirò dalla celebre teoria dei tre cervelli di Paul MacLean, un modello neuroscientifico che suddivide il cervello umano in tre strati evolutivi (rettiliano, limbico e neocorteccia). Pur essendo un modello sem-plificato, esso offre una cornice utile per comprendere come diversi aspetti dell’arte interagiscano con i vari livelli della nostra mente. Alla luce di questo, integrerò il concetto di “bendessere” elaborato dallo psichiatra Vittorino Andreoli, secondo cui la salute mentale ed emotiva deriva da un equilibrio globale dell’individuo. Attraverso riferimenti ad altri autori (da Antonio Damasio a Oliver Sacks, da Daniel Goleman a Howard Gardner e altri) e con esempi pratici (dalla pittura alla musica, dalla danza al teatro), vedremo come le arti possano favorire il benessere agendo sui nostri istinti, sulle emozioni e sulle fa-coltà cognitive superiori. Iniziamo delineando brevemente il modello dei tre cervelli di MacLean, che fungerà da filo conduttore. In questo quadro, il modello dei tre cervelli e la nozione di “bendessere” of-frono strumenti teorici preziosi per comprendere come l’arte possa diventare veicolo di armonia e salute integrale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


