Il consumo critico restituisce centralità al consumatore, che utilizza il proprio potere di spesa per sostenere o boicottare i soggetti che rispettano o sfruttano i lavoratori, i territori, le colture. Il consumatore acquista coscienza del proprio ruolo strategico e creativo per modificare il campo in cui la partita del consumo si gioca, individualmente o collettivamente. La ricerca “Rinnovare le culture del consumo per il benessere psicofisico-economico” all’interno del programma “Future in Research” è partita dai gruppi di acquisto solidale in terra di Bari e in Puglia, che talvolta coesistono o si trasformano in mercati contadini o orti urbani utilizzando l’agricoltura sociale che dà una chance lavorativa a persone altrimenti escluse dalle logiche incapacitanti del profitto. Nel testo si raccontano alcune realtà non adeguatamente conosciute per fornire un orizzonte di azione condivisa e ricostruzione della solidarietà. I nuovi contadini del Sud sono autodeterminati e intraprendenti, hanno un capitale culturale che consente loro di pensare e realizzare azioni innovative. La scelta di partire dal Sud non è casuale ma risponde al bisogno di ridare centralità a soggetti che sono stati sempre descritti come “segno meno”, in ritardo di sviluppo; soggetti che vengono misurati con metri di giudizio a loro estranei e paragonati a contesti diversi. Oggi non si riflette più sull’omologazione e gli standard di eccellenza vengono sempre definiti altrove. Questo toglie fiducia e soffoca l’iniziativa. Quali fattori possono contribuire a rovesciare questa tendenza? La Puglia ha investito sulla creatività che ha prodotto realtà innovative e può ancora farlo per creare immaginari che non ostacolino ma favoriscano il benessere sostenibile e solidale.

Fattori meridiani. Gruppi di acquisto solidale e rappresentazioni del consumo e della ruralità

Francesca, Bitetto
2022-01-01

Abstract

Il consumo critico restituisce centralità al consumatore, che utilizza il proprio potere di spesa per sostenere o boicottare i soggetti che rispettano o sfruttano i lavoratori, i territori, le colture. Il consumatore acquista coscienza del proprio ruolo strategico e creativo per modificare il campo in cui la partita del consumo si gioca, individualmente o collettivamente. La ricerca “Rinnovare le culture del consumo per il benessere psicofisico-economico” all’interno del programma “Future in Research” è partita dai gruppi di acquisto solidale in terra di Bari e in Puglia, che talvolta coesistono o si trasformano in mercati contadini o orti urbani utilizzando l’agricoltura sociale che dà una chance lavorativa a persone altrimenti escluse dalle logiche incapacitanti del profitto. Nel testo si raccontano alcune realtà non adeguatamente conosciute per fornire un orizzonte di azione condivisa e ricostruzione della solidarietà. I nuovi contadini del Sud sono autodeterminati e intraprendenti, hanno un capitale culturale che consente loro di pensare e realizzare azioni innovative. La scelta di partire dal Sud non è casuale ma risponde al bisogno di ridare centralità a soggetti che sono stati sempre descritti come “segno meno”, in ritardo di sviluppo; soggetti che vengono misurati con metri di giudizio a loro estranei e paragonati a contesti diversi. Oggi non si riflette più sull’omologazione e gli standard di eccellenza vengono sempre definiti altrove. Questo toglie fiducia e soffoca l’iniziativa. Quali fattori possono contribuire a rovesciare questa tendenza? La Puglia ha investito sulla creatività che ha prodotto realtà innovative e può ancora farlo per creare immaginari che non ostacolino ma favoriscano il benessere sostenibile e solidale.
2022
978-88-917-8829-0
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