Il lavoro monografico si inserisce nell'articolato e ampio dibattito relativo ai livelli essenziali delle prestazioni, concentrando l'attenzione su uno dei più importanti diritti sociali che tipicamente caratterizzano i sistemi di welfare state, ossia il diritto all’istruzione. L'analisi si sviluppa partendo da una riflessione generale sul diritto all’istruzione nel quadro dei principi fondamentali della Costituzione al fine di mettere in luce gli elementi che maggiormente caratterizzano tale diritto e che sono potenzialmente in grado di incidere sulla disciplina dei livelli essenziali delle prestazioni. Lo stretto legame tra garanzia del diritto e disciplina delle prestazioni ha spostato il focus, successivamente, sul tema delle competenze, in particolare quelle di Stato e regioni in materia di istruzione. Sotto questo profilo, l'analisi dimostra che la competenza statale ai sensi dell’art. 117, c. 2, lett. m) Cost., applicata al diritto all’istruzione, interseca sotto numerosi profili altre materie sia di competenza statale, prima fra tutte le “norme generali sull’istruzione”, sia di competenza concorrente quale l’“istruzione” su cui lo Stato è chiamato a fissare i “principi fondamentali”. Alla problematica del decentramento territoriale, inoltre, si affianca quella del decentramento funzionale che contribuisce a rendere ancora più complessa la disciplina dei livelli essenziali delle prestazioni. Sulla garanzia del diritto all’istruzione, infatti, incide in maniera determinante non solo il ruolo dello Stato e degli enti territoriali ma anche quello delle istituzioni scolastiche, pubbliche e private, oltre che delle università e di tutti quei soggetti che contribuiscono a vario titolo a fornire prestazioni che, direttamente o indirettamente, realizzano il diritto all’istruzione. In tale complesso quadro di policentrismo territoriale e funzionale, l’analisi normativa e giurisprudenziale ha consentito di fare emergere quali sono gli ambiti nei quali principalmente si declina la disciplina sui livelli essenziali delle prestazioni, attraverso quali criteri e parametri essi trovano definizione e in quale misura contribuiscono, in concreto, a delineare un livello uniforme di tutela del diritto all’istruzione sull’intero territorio nazionale. Infine, uno degli aspetti più critici e ancora irrisolti nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni è quello del loro finanziamento. Sotto questo profilo è emerso che i vari tentativi di definizione dei LEP si sono sempre dovuti confrontare con il sistema di vincoli e limiti alla finanza pubblica e legarsi indissolubilmente nel quadro delle manovre finanziarie e delle leggi di bilancio. In tale prospettiva lo studio riflette sulla necessità che, nell’operazione di bilanciamento tra vincoli di bilancio e garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione, le risorse destinate all’istruzione siano considerate non solo un costo ma anche un investimento per la crescita e lo sviluppo, non solo sociale e culturale ma anche economico, del paese.

Diritto all'istruzione e livelli essenziali delle prestazioni

Salerno Marcello
2025-01-01

Abstract

Il lavoro monografico si inserisce nell'articolato e ampio dibattito relativo ai livelli essenziali delle prestazioni, concentrando l'attenzione su uno dei più importanti diritti sociali che tipicamente caratterizzano i sistemi di welfare state, ossia il diritto all’istruzione. L'analisi si sviluppa partendo da una riflessione generale sul diritto all’istruzione nel quadro dei principi fondamentali della Costituzione al fine di mettere in luce gli elementi che maggiormente caratterizzano tale diritto e che sono potenzialmente in grado di incidere sulla disciplina dei livelli essenziali delle prestazioni. Lo stretto legame tra garanzia del diritto e disciplina delle prestazioni ha spostato il focus, successivamente, sul tema delle competenze, in particolare quelle di Stato e regioni in materia di istruzione. Sotto questo profilo, l'analisi dimostra che la competenza statale ai sensi dell’art. 117, c. 2, lett. m) Cost., applicata al diritto all’istruzione, interseca sotto numerosi profili altre materie sia di competenza statale, prima fra tutte le “norme generali sull’istruzione”, sia di competenza concorrente quale l’“istruzione” su cui lo Stato è chiamato a fissare i “principi fondamentali”. Alla problematica del decentramento territoriale, inoltre, si affianca quella del decentramento funzionale che contribuisce a rendere ancora più complessa la disciplina dei livelli essenziali delle prestazioni. Sulla garanzia del diritto all’istruzione, infatti, incide in maniera determinante non solo il ruolo dello Stato e degli enti territoriali ma anche quello delle istituzioni scolastiche, pubbliche e private, oltre che delle università e di tutti quei soggetti che contribuiscono a vario titolo a fornire prestazioni che, direttamente o indirettamente, realizzano il diritto all’istruzione. In tale complesso quadro di policentrismo territoriale e funzionale, l’analisi normativa e giurisprudenziale ha consentito di fare emergere quali sono gli ambiti nei quali principalmente si declina la disciplina sui livelli essenziali delle prestazioni, attraverso quali criteri e parametri essi trovano definizione e in quale misura contribuiscono, in concreto, a delineare un livello uniforme di tutela del diritto all’istruzione sull’intero territorio nazionale. Infine, uno degli aspetti più critici e ancora irrisolti nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni è quello del loro finanziamento. Sotto questo profilo è emerso che i vari tentativi di definizione dei LEP si sono sempre dovuti confrontare con il sistema di vincoli e limiti alla finanza pubblica e legarsi indissolubilmente nel quadro delle manovre finanziarie e delle leggi di bilancio. In tale prospettiva lo studio riflette sulla necessità che, nell’operazione di bilanciamento tra vincoli di bilancio e garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione, le risorse destinate all’istruzione siano considerate non solo un costo ma anche un investimento per la crescita e lo sviluppo, non solo sociale e culturale ma anche economico, del paese.
2025
979-12-235-0464-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/556180
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