Il contributo propone una lettura dell’ analisi gramsciana del Mezzogiorno scandita dai diversi ritmi della crisi italiana e internazionale tra gli anni venti e gli anni trenta del Novecento e debitrice per molti aspetti verso una interpretazione della storia d’ Italia, che aveva in Salvemini e negli storici dell’ Italia medievale e moderna dell’ Università di Pisa del primo novecento i principali punti di riferimento. Attento al rapporto tra rivoluzione in Italia e momenti decisivi della modernizzazione capitalistica, Gramsci individua nel Mezzogiorno il luogo emblematico delle contraddizioni del capitalismo nazionale, nel primo dopoguerra risolubili attraverso la costruzione di un blocco sociale alternativo fondato sull’ alleanza tra operai contadini e intellettuali e negli anni trenta, per effetto della crisi e del progressivo sviluppo di americanismo e fordismo, attraverso la costruzione di un’ alternativa socialista fondata su una “riforma” del capitalismo e della funzione dello stato, che avrebbe dovuto promuovere una “riforma agraria” e una “riforma industriale”, in grado di spostare il risparmio verso funzioni produttive.
Modernizzazione, Mezzogiorno e storia d'Italia in Gramsci
MASELLA, Luigi
2008-01-01
Abstract
Il contributo propone una lettura dell’ analisi gramsciana del Mezzogiorno scandita dai diversi ritmi della crisi italiana e internazionale tra gli anni venti e gli anni trenta del Novecento e debitrice per molti aspetti verso una interpretazione della storia d’ Italia, che aveva in Salvemini e negli storici dell’ Italia medievale e moderna dell’ Università di Pisa del primo novecento i principali punti di riferimento. Attento al rapporto tra rivoluzione in Italia e momenti decisivi della modernizzazione capitalistica, Gramsci individua nel Mezzogiorno il luogo emblematico delle contraddizioni del capitalismo nazionale, nel primo dopoguerra risolubili attraverso la costruzione di un blocco sociale alternativo fondato sull’ alleanza tra operai contadini e intellettuali e negli anni trenta, per effetto della crisi e del progressivo sviluppo di americanismo e fordismo, attraverso la costruzione di un’ alternativa socialista fondata su una “riforma” del capitalismo e della funzione dello stato, che avrebbe dovuto promuovere una “riforma agraria” e una “riforma industriale”, in grado di spostare il risparmio verso funzioni produttive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.