Il contributo esplora il carteggio tra Fausto Nicolini e Giovanni Laterza, soffermandosi in modo particolare sulla corrispondenza del periodo 1910-1926, periodo in cui fu affidato a lui, su suggerimento di Benedetto Croce, la direzione della collezione "Scrittori d'Italia". Si tratta di un corpus assai cospicuo (285 unità, circa), costituito in gran parte da lettere autografe manoscritte, spesso di difficile decifrazione o in cattivo stato di conservazione. Emerge il profilo di un collaboratore alacre, che si impegna a far funzionare la complessa macchina della collana, anche se, specialmente nell'ultimo periodo, non mancarono le incomprensioni con l'editore e con Croce, che portarono alla sua sostituzione alla direzione degli "Scrittori d'Italia".
Un braccio destro fidato: Fausto Nicolini alla direzione degli "Scrittori d'Italia" (1910-1926)
Natalia Maria Vacante
2025-01-01
Abstract
Il contributo esplora il carteggio tra Fausto Nicolini e Giovanni Laterza, soffermandosi in modo particolare sulla corrispondenza del periodo 1910-1926, periodo in cui fu affidato a lui, su suggerimento di Benedetto Croce, la direzione della collezione "Scrittori d'Italia". Si tratta di un corpus assai cospicuo (285 unità, circa), costituito in gran parte da lettere autografe manoscritte, spesso di difficile decifrazione o in cattivo stato di conservazione. Emerge il profilo di un collaboratore alacre, che si impegna a far funzionare la complessa macchina della collana, anche se, specialmente nell'ultimo periodo, non mancarono le incomprensioni con l'editore e con Croce, che portarono alla sua sostituzione alla direzione degli "Scrittori d'Italia".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


