Nel volume sono analizzati e descritti due episodi della storia del Regno di Napoli nel Quattrocento, ovvero la rotta dell'esercito di Ferrante presso Sarno e la successiva trattativa segreta tra la regina Isabella e il Principe di Taranto suo zio e la morte di quest'ultimo, della quale esistono almeno due differenti versioni, una ufficiale, secondo la quale il più pericoloso antagonista di Re Ferrante si spense per malattia ad Altamura, l'altra, di ampia circolazione, ma registrata dalle cronache in maniera dubitativa e di maggior successo negli ambienti filoangioini, secondo la quale l'Orsini fu assassinato da suoi familiari, forse su istigazione regia. Della prima vicenda viene ipotizzata un'origine tutta letteraria nella biografia della regina scritta dal bolognese Sabbadino degli Arienti, e ne vengono ricostruiti i successivi passaggi attraverso le scritture storiche del Cinquecento fino agli esiti più tardi e leggendari. Messe a confronto le fonti per lo più documentarie e storiche che narrano la morte del Principe, se ne rileva la contraddittorietà che mal cela il tentativo da parte del sovrano di mettere a tacere immediatamente i pur legittimi sospetti su quanto accaduto. In entrambi i casi si è cercato di indagare la 'veritas' storica e le molteplici forme che un avvenimento, se pur marginale, assume dalle prime registrazioni fino alle scritture storiografiche più tarde, con attenzione sempre alla tradizione delle notizie e dei testi che le tramandano, in un arco di tempo che va dai fatti narrati alla fine del Cinquecento.
Il Principe e la Regina. Storie e letteratura nel Mezzogiorno Aragonese
CORFIATI, CLAUDIA
2009-01-01
Abstract
Nel volume sono analizzati e descritti due episodi della storia del Regno di Napoli nel Quattrocento, ovvero la rotta dell'esercito di Ferrante presso Sarno e la successiva trattativa segreta tra la regina Isabella e il Principe di Taranto suo zio e la morte di quest'ultimo, della quale esistono almeno due differenti versioni, una ufficiale, secondo la quale il più pericoloso antagonista di Re Ferrante si spense per malattia ad Altamura, l'altra, di ampia circolazione, ma registrata dalle cronache in maniera dubitativa e di maggior successo negli ambienti filoangioini, secondo la quale l'Orsini fu assassinato da suoi familiari, forse su istigazione regia. Della prima vicenda viene ipotizzata un'origine tutta letteraria nella biografia della regina scritta dal bolognese Sabbadino degli Arienti, e ne vengono ricostruiti i successivi passaggi attraverso le scritture storiche del Cinquecento fino agli esiti più tardi e leggendari. Messe a confronto le fonti per lo più documentarie e storiche che narrano la morte del Principe, se ne rileva la contraddittorietà che mal cela il tentativo da parte del sovrano di mettere a tacere immediatamente i pur legittimi sospetti su quanto accaduto. In entrambi i casi si è cercato di indagare la 'veritas' storica e le molteplici forme che un avvenimento, se pur marginale, assume dalle prime registrazioni fino alle scritture storiografiche più tarde, con attenzione sempre alla tradizione delle notizie e dei testi che le tramandano, in un arco di tempo che va dai fatti narrati alla fine del Cinquecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.