Le sfide e le opportunità con cui le organizzazioni si confrontano nella loro attività sono sempre più legate ai temi della sostenibilità (ambientale, sociale, economica e di governance) e della economia circolare, anche in linea con il quadro di policy che si va configurando per affrontare i cambiamenti climatici e la scarsità delle risorse (ad es. Green Deal e Circular Economy Action Plan della Commissione Europea), per garantire un futuro sostenibile ed equo alle attuali e future generazioni. Tra le varie strategie utili alla transizione verso un’economia più circolare per garantire anche un uso più efficiente delle risorse, si trova la Simbiosi industriale il cui obiettivo, con un approccio sistemico, è fare in maniera tale che le risorse sottoutilizzate da parte di una organizzazione, possano essere utilmente impiegate da un’altra (o altre) organizzazioni con un meccanismo collaborativo di reciproco vantaggio. Tale strategia ha ricadute positive non solo sulle organizzazioni direttamente coinvolte (con vantaggi di tipo economico, ambientale e di opportunità), ma anche a livello di sistema, a scala territoriale, dove queste risorse sono condivise e valorizzate e quindi non trasferite o delegate a terzi o sprecate. Dal 2017 la rete SUN, Symbiosis Users Network, promossa da ENEA e che raccoglie il contributo di circa 40 organizzazioni che afferiscono al mondo della ricerca, delle imprese, della pubblica amministrazione e della società civile, promuove il confronto sui temi legati alla simbiosi industriale, anche per favorire una applicazione estesa e sistematica di tale strategia sul territorio nazionale. Il gruppo di lavoro 4 di SUN, Certificazione e standard per la simbiosi industriale, con questo libro, frutto di una ampia collaborazione, pone l’attenzione su un tema cruciale per la simbiosi industriale, ossia sulle norme tecniche esistenti e applicabili a tale fine. Gli standard tecnici, infatti, possono essere un grande supporto alle organizzazioni per l’implementazione di modelli di business come la simbiosi industriale, perché forniscono dei riferimenti tecnici comuni e condivisi. Gli standard possono essere un canale di trasferimento tecnologico e di diffusione dell’innovazione e sono sempre più legati al contesto nazionale (es. Strategia italiana per l’economia circolare) europeo (es. Green Deal), o mondiale (es. gli SDGs dell’ONU). Spesso gli standard rappresentano lo stato dell’arte di un determinato fenomeno, definito dagli stakeholder che partecipano ai Diversi Comitati Tecnici a livello mondiale (ISO), europeo (CEN) e italiano (UNI) popolati da esperte ed esperti provenienti da organizzazioni di varia natura (come ad esempio aziende, enti di ricerca e università, organizzazioni non governative) che forniscono i propri contributi per la redazione di standard che siano il più possibile condivisi. Gli standard possono fornire definizioni e principi, metodi di valutazione, linee guida e requisiti, fino ad arrivare a veri e propri sistemi di gestione. I requisiti presenti negli standard, inoltre, possono essere verificati da un organismo di parte terza, in modo da avere una prova tangibile del loro soddisfacimento. Diversi documenti normativi sono diventati dei riferimenti saldi per determinati settori e mercati: il sistema di gestione per l’ambiente (UNI EN ISO 14001) e dell’energia (UNI EN ISO 50001), la guida alla responsabilità sociale (UNI EN ISO 26000), la valutazione del ciclo di vita (UNI EN ISO 14040), solo per citarne alcuni. In alcuni casi la portata delle certificazioni può essere rilevante. Secondo l’ISO survey 2023, le certificazioni ISO 14001 nel mondo sono circa 300.000, con più di mezzo milione di siti verificati: l’Italia conta circa 23.000 certificazioni, circa il 7% delle certificazioni mondiali. In tale contesto quindi, questo volume offre un quadro ampio ed organico alla ricognizione ed analisi degli standard esistenti e delle iniziative di standardizzazione in corso dedicati o applicabili alla implementazione della simbiosi industriale a livello nazionale, europeo ed internazionale. Questo volume è il risultato di un impegno collettivo e appassionato. Un sentito ringraziamento va alle autrici e agli autori che, con la loro expertise e dedizione, hanno contribuito a creare uno strumento prezioso per supportare le organizzazioni verso percorsi di simbiosi industriale.
Gli standard tecnici per la simbiosi industriale. Una guida per gli standard volontari nell’ambito della simbiosi industriale
R. Di Capua;
2024-01-01
Abstract
Le sfide e le opportunità con cui le organizzazioni si confrontano nella loro attività sono sempre più legate ai temi della sostenibilità (ambientale, sociale, economica e di governance) e della economia circolare, anche in linea con il quadro di policy che si va configurando per affrontare i cambiamenti climatici e la scarsità delle risorse (ad es. Green Deal e Circular Economy Action Plan della Commissione Europea), per garantire un futuro sostenibile ed equo alle attuali e future generazioni. Tra le varie strategie utili alla transizione verso un’economia più circolare per garantire anche un uso più efficiente delle risorse, si trova la Simbiosi industriale il cui obiettivo, con un approccio sistemico, è fare in maniera tale che le risorse sottoutilizzate da parte di una organizzazione, possano essere utilmente impiegate da un’altra (o altre) organizzazioni con un meccanismo collaborativo di reciproco vantaggio. Tale strategia ha ricadute positive non solo sulle organizzazioni direttamente coinvolte (con vantaggi di tipo economico, ambientale e di opportunità), ma anche a livello di sistema, a scala territoriale, dove queste risorse sono condivise e valorizzate e quindi non trasferite o delegate a terzi o sprecate. Dal 2017 la rete SUN, Symbiosis Users Network, promossa da ENEA e che raccoglie il contributo di circa 40 organizzazioni che afferiscono al mondo della ricerca, delle imprese, della pubblica amministrazione e della società civile, promuove il confronto sui temi legati alla simbiosi industriale, anche per favorire una applicazione estesa e sistematica di tale strategia sul territorio nazionale. Il gruppo di lavoro 4 di SUN, Certificazione e standard per la simbiosi industriale, con questo libro, frutto di una ampia collaborazione, pone l’attenzione su un tema cruciale per la simbiosi industriale, ossia sulle norme tecniche esistenti e applicabili a tale fine. Gli standard tecnici, infatti, possono essere un grande supporto alle organizzazioni per l’implementazione di modelli di business come la simbiosi industriale, perché forniscono dei riferimenti tecnici comuni e condivisi. Gli standard possono essere un canale di trasferimento tecnologico e di diffusione dell’innovazione e sono sempre più legati al contesto nazionale (es. Strategia italiana per l’economia circolare) europeo (es. Green Deal), o mondiale (es. gli SDGs dell’ONU). Spesso gli standard rappresentano lo stato dell’arte di un determinato fenomeno, definito dagli stakeholder che partecipano ai Diversi Comitati Tecnici a livello mondiale (ISO), europeo (CEN) e italiano (UNI) popolati da esperte ed esperti provenienti da organizzazioni di varia natura (come ad esempio aziende, enti di ricerca e università, organizzazioni non governative) che forniscono i propri contributi per la redazione di standard che siano il più possibile condivisi. Gli standard possono fornire definizioni e principi, metodi di valutazione, linee guida e requisiti, fino ad arrivare a veri e propri sistemi di gestione. I requisiti presenti negli standard, inoltre, possono essere verificati da un organismo di parte terza, in modo da avere una prova tangibile del loro soddisfacimento. Diversi documenti normativi sono diventati dei riferimenti saldi per determinati settori e mercati: il sistema di gestione per l’ambiente (UNI EN ISO 14001) e dell’energia (UNI EN ISO 50001), la guida alla responsabilità sociale (UNI EN ISO 26000), la valutazione del ciclo di vita (UNI EN ISO 14040), solo per citarne alcuni. In alcuni casi la portata delle certificazioni può essere rilevante. Secondo l’ISO survey 2023, le certificazioni ISO 14001 nel mondo sono circa 300.000, con più di mezzo milione di siti verificati: l’Italia conta circa 23.000 certificazioni, circa il 7% delle certificazioni mondiali. In tale contesto quindi, questo volume offre un quadro ampio ed organico alla ricognizione ed analisi degli standard esistenti e delle iniziative di standardizzazione in corso dedicati o applicabili alla implementazione della simbiosi industriale a livello nazionale, europeo ed internazionale. Questo volume è il risultato di un impegno collettivo e appassionato. Un sentito ringraziamento va alle autrici e agli autori che, con la loro expertise e dedizione, hanno contribuito a creare uno strumento prezioso per supportare le organizzazioni verso percorsi di simbiosi industriale.| File | Dimensione | Formato | |
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