Nel 1992 si tenne a Bari nel complesso di Santa Scolastica la mostra “Principi imperatori vescovi. Duemila anni di storia a Canosa” e fu pubblicato un corposo catalogo (Marsilio, Venezia). A distanza di oltre trent’anni questo volume presenta un’ampia sintesi dei risultati conseguiti dalle ricerche condotte nell’ultimo trentennio, che hanno prodotto significativi aggiornamenti delle conoscenze su Canosa e il suo territorio sulle fasi pre-protostorica, daunia, romana, tardoantica e medievale, grazie anche all’apporto di nuovi filoni d’indagine, alle attività di tutela e valorizzazione degli istituti territoriali del Ministero della Cultura e ai progetti di ricerca sistematica condotti dalle equipe archeologiche delle Università di Bari e di Foggia e di altri atenei e istituti di ricerca italiani e stranieri. Quella presentata in questo libro è «una straordinaria microstoria che contribuisce a ripercorrere secoli di vicende e di uomini che hanno segnato l’Italia meridionale, e non solo, e la cui memoria deve essere conservata e trasmessa, perché strumento per prendere consapevolezza di una identità complessa» (dalla premessa di Angela Pontrandolfo). «Merita di essere sottolineata l’importanza che in questo conteso rivela la città di Canosa, il cui patrimonio storico, archeologico e paesistico si presta ad essere protagonista di un progetto organico e multivocale proprio in virtù della quantità e della qualità delle ricerche che lo hanno contraddistinto in questa ultima generazione» (dalla premessa di Daniele Manacorda).
Principi imperatori vescovi. La ricerca disegna città e territorio a Canosa
Giuliano Volpe
;Raffaella Cassano
2025-01-01
Abstract
Nel 1992 si tenne a Bari nel complesso di Santa Scolastica la mostra “Principi imperatori vescovi. Duemila anni di storia a Canosa” e fu pubblicato un corposo catalogo (Marsilio, Venezia). A distanza di oltre trent’anni questo volume presenta un’ampia sintesi dei risultati conseguiti dalle ricerche condotte nell’ultimo trentennio, che hanno prodotto significativi aggiornamenti delle conoscenze su Canosa e il suo territorio sulle fasi pre-protostorica, daunia, romana, tardoantica e medievale, grazie anche all’apporto di nuovi filoni d’indagine, alle attività di tutela e valorizzazione degli istituti territoriali del Ministero della Cultura e ai progetti di ricerca sistematica condotti dalle equipe archeologiche delle Università di Bari e di Foggia e di altri atenei e istituti di ricerca italiani e stranieri. Quella presentata in questo libro è «una straordinaria microstoria che contribuisce a ripercorrere secoli di vicende e di uomini che hanno segnato l’Italia meridionale, e non solo, e la cui memoria deve essere conservata e trasmessa, perché strumento per prendere consapevolezza di una identità complessa» (dalla premessa di Angela Pontrandolfo). «Merita di essere sottolineata l’importanza che in questo conteso rivela la città di Canosa, il cui patrimonio storico, archeologico e paesistico si presta ad essere protagonista di un progetto organico e multivocale proprio in virtù della quantità e della qualità delle ricerche che lo hanno contraddistinto in questa ultima generazione» (dalla premessa di Daniele Manacorda).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


