“Ours is also the society of communication. Therefore, awareness of the difference between public and private space concerns not only oneself, but also one’s relationship with others. Deprivation in this sense takes the form of a failure to know, understand, accept and respect the diversity of others’ identities, lifestyles and cultures in the digital world, which can result, in extreme cases, in open discrimination, intolerance and cyberbullying” (Save the Children, 2021, p. 18). A pedagogical reinterpretation of these words shifts the research focus toward the reworking of the lemma democracy, today increasingly evaluated in terms of resilience (Vaccarelli, 2016) as an antidote, from an educational perspective, to promote well-being and counter educational poverty. The educational horizon, which emerges from these assumptions, with the clear intention of ensuring pathways to promote well-being and counteract educational poverty, is the principle of equity. The present contribution aims to reflect about the modern evolution of educational poverty, in the deepest sense of its meaning, trying to draw lines of contact - or contrast - with the idea of social welfare that moves its steps from a new idea of generative welfare.

“La nostra è anche la società della comunicazione. La consapevolezza della differenza tra lo spazio pubblico e privato riguarda quindi non soltanto se stessi, ma anche il rapporto con gli altri. La privazione si declina in tal senso nella mancata capacità di conoscere, comprendere, accettare e rispettare la diversità delle identità, degli stili di vita, delle culture altrui nel mondo digitale, che può sfociare, in casi estremi, in aperta discriminazione, intolleranza e cyberbullismo” (Save the Children, 2021, p. 18). Una rilettura pedagogica di queste parole sposta il focus di ricerca verso la rielaborazione del lemma democrazia, oggi sempre più valutato in chiave di resilienza (Vaccarelli, 2016) quale antidoto, in prospettiva educativa, per promuovere il benessere e contrastare la povertà educativa. L’orizzonte educativo, che emerge da questi presupposti, con l’intento evidente di garantire percorsi di promozione del benessere e di contrasto alla povertà educativa, è il principio di equità. Il presente contributo si pone l’obiettivo di riflettere circa l’evoluzione moderna di povertà educativa, nel senso più profondo del suo significato, provando a tracciare linee di contatto – o di contrasto – con l’idea di benessere sociale che muove i suoi passi da una nuova idea di welfare generativo.

Povertà educativa e benessere sociale. Riflessioni pedagogiche nell’oggi

Vito Balzano
2025-01-01

Abstract

“Ours is also the society of communication. Therefore, awareness of the difference between public and private space concerns not only oneself, but also one’s relationship with others. Deprivation in this sense takes the form of a failure to know, understand, accept and respect the diversity of others’ identities, lifestyles and cultures in the digital world, which can result, in extreme cases, in open discrimination, intolerance and cyberbullying” (Save the Children, 2021, p. 18). A pedagogical reinterpretation of these words shifts the research focus toward the reworking of the lemma democracy, today increasingly evaluated in terms of resilience (Vaccarelli, 2016) as an antidote, from an educational perspective, to promote well-being and counter educational poverty. The educational horizon, which emerges from these assumptions, with the clear intention of ensuring pathways to promote well-being and counteract educational poverty, is the principle of equity. The present contribution aims to reflect about the modern evolution of educational poverty, in the deepest sense of its meaning, trying to draw lines of contact - or contrast - with the idea of social welfare that moves its steps from a new idea of generative welfare.
2025
“La nostra è anche la società della comunicazione. La consapevolezza della differenza tra lo spazio pubblico e privato riguarda quindi non soltanto se stessi, ma anche il rapporto con gli altri. La privazione si declina in tal senso nella mancata capacità di conoscere, comprendere, accettare e rispettare la diversità delle identità, degli stili di vita, delle culture altrui nel mondo digitale, che può sfociare, in casi estremi, in aperta discriminazione, intolleranza e cyberbullismo” (Save the Children, 2021, p. 18). Una rilettura pedagogica di queste parole sposta il focus di ricerca verso la rielaborazione del lemma democrazia, oggi sempre più valutato in chiave di resilienza (Vaccarelli, 2016) quale antidoto, in prospettiva educativa, per promuovere il benessere e contrastare la povertà educativa. L’orizzonte educativo, che emerge da questi presupposti, con l’intento evidente di garantire percorsi di promozione del benessere e di contrasto alla povertà educativa, è il principio di equità. Il presente contributo si pone l’obiettivo di riflettere circa l’evoluzione moderna di povertà educativa, nel senso più profondo del suo significato, provando a tracciare linee di contatto – o di contrasto – con l’idea di benessere sociale che muove i suoi passi da una nuova idea di welfare generativo.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/551429
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact