La città è come una torta e, come nelle torte, anche nella città il “sapore”, diremmo il carattere, non dipende solo dall’ultimo strato che quotidianamente abitiamo, per quanto sia l’unico visibile, ma dall’insieme di tutti quelli che la costituiscono. Questo studio scaturisce da una ricerca condotta all’interno del XXXVII ciclo del corso di dottorato di interesse nazionale in Patrimoni Archeologici, Storici, Architettonici e Paesaggistici Mediterranei (PASAP_med) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. L’oggetto è la stratificazione urbana, ovvero quel processo, sufficientemente studiato in ambito scientifico, per cui una città cresce in verticale nel tempo per sovrapposizione di strati successivi. Ciò che è meno indagata è una possibile modalità rappresentativa attraverso cui un architetto possa porre in disegno attraverso gli strumenti della propria disciplina la città stratificata al fine di accogliere il progetto quasi come una sua “prosecuzione naturale”, una nuova stratificazione. La città di Catania, non costituendo tanto una eccezione al processo di stratificazione quanto il caso in cui la regola è più straordinariamente evidente, viene assunta come chiave privilegiata utile a questo studio per assurgere a una validità del metodo di disegno estendibile ad ogni città.
Renovatio Forma Urbis. La rappresentazione della città stratificata: Catania sotto-sopra
Matteo Pennisi
2025-01-01
Abstract
La città è come una torta e, come nelle torte, anche nella città il “sapore”, diremmo il carattere, non dipende solo dall’ultimo strato che quotidianamente abitiamo, per quanto sia l’unico visibile, ma dall’insieme di tutti quelli che la costituiscono. Questo studio scaturisce da una ricerca condotta all’interno del XXXVII ciclo del corso di dottorato di interesse nazionale in Patrimoni Archeologici, Storici, Architettonici e Paesaggistici Mediterranei (PASAP_med) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. L’oggetto è la stratificazione urbana, ovvero quel processo, sufficientemente studiato in ambito scientifico, per cui una città cresce in verticale nel tempo per sovrapposizione di strati successivi. Ciò che è meno indagata è una possibile modalità rappresentativa attraverso cui un architetto possa porre in disegno attraverso gli strumenti della propria disciplina la città stratificata al fine di accogliere il progetto quasi come una sua “prosecuzione naturale”, una nuova stratificazione. La città di Catania, non costituendo tanto una eccezione al processo di stratificazione quanto il caso in cui la regola è più straordinariamente evidente, viene assunta come chiave privilegiata utile a questo studio per assurgere a una validità del metodo di disegno estendibile ad ogni città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


