Il saggio analizza la lettura di Kant proposta da Carabellese nei corsi universitari raccolti in La filosofia dell’esistenza in Kant (1940-1943). Centrale è l’uso del concetto di “traduzione”, contrapposto a quello di “commutazione”, per interpretare il rapporto tra intelletto e sensibilità, tra cosa in sé e fenomeno. La traduzione diventa per Carabellese il paradigma dell’esistenza: non chiusura nell’“in sé”, ma apertura relazionale e singolarità irripetibile, segnata da eccedenza e intersezione. Così, contro la riduzione critica dell’esistenza al mero giudizio dell’esistente, Carabellese evidenzia la dimensione dinamica e dialogica dell’esserci (Dasein), inteso come incrocio di rapporti e pratica interpretativa sempre in tensione.
“Il questo,l’inconfondibile questo”: l’esistenza come traduzione nella lettura carabellesiana di Kant,
iulia ponzio
2025-01-01
Abstract
Il saggio analizza la lettura di Kant proposta da Carabellese nei corsi universitari raccolti in La filosofia dell’esistenza in Kant (1940-1943). Centrale è l’uso del concetto di “traduzione”, contrapposto a quello di “commutazione”, per interpretare il rapporto tra intelletto e sensibilità, tra cosa in sé e fenomeno. La traduzione diventa per Carabellese il paradigma dell’esistenza: non chiusura nell’“in sé”, ma apertura relazionale e singolarità irripetibile, segnata da eccedenza e intersezione. Così, contro la riduzione critica dell’esistenza al mero giudizio dell’esistente, Carabellese evidenzia la dimensione dinamica e dialogica dell’esserci (Dasein), inteso come incrocio di rapporti e pratica interpretativa sempre in tensione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


