l saggio indaga il concetto di perversione come movimento differente rispetto a “eversione” e “sovversione”: non un semplice rovesciamento dell’ordine, ma un processo senza quiete, che destabilizza ogni polarità e apre a una deriva irriducibile. Attraverso Derrida e la sua critica alla gerarchia saussuriana tra significante e significato, la scrittura appare come “vestito di perversione”: un travestimento che rende il significante corpo persistente, capace di retroagire sul rappresentato e di trasformarlo. Questo processo “perverso” dissolve la distinzione tra origine e copia, tra rappresentazione e rappresentato, generando un gioco di sdoppiamenti e differenze che mette al centro il corpo desiderante. Con Barthes, tale corpo non è anatomico ma erotico, luogo di piacere e di eccesso, che sovverte la logica causale e libera il segno dall’obbligo di rimandare a un’origine. La perversione diventa così la cifra di una scrittura e di un desiderio che travalicano ogni ordine e aprono all’imprevedibile.
Perversiones del significante
iulia ponzio
2024-01-01
Abstract
l saggio indaga il concetto di perversione come movimento differente rispetto a “eversione” e “sovversione”: non un semplice rovesciamento dell’ordine, ma un processo senza quiete, che destabilizza ogni polarità e apre a una deriva irriducibile. Attraverso Derrida e la sua critica alla gerarchia saussuriana tra significante e significato, la scrittura appare come “vestito di perversione”: un travestimento che rende il significante corpo persistente, capace di retroagire sul rappresentato e di trasformarlo. Questo processo “perverso” dissolve la distinzione tra origine e copia, tra rappresentazione e rappresentato, generando un gioco di sdoppiamenti e differenze che mette al centro il corpo desiderante. Con Barthes, tale corpo non è anatomico ma erotico, luogo di piacere e di eccesso, che sovverte la logica causale e libera il segno dall’obbligo di rimandare a un’origine. La perversione diventa così la cifra di una scrittura e di un desiderio che travalicano ogni ordine e aprono all’imprevedibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


