Le misure riconducibili al paradigma della migration detention possiedono un contenuto fortemente afflittivo e avvolto da un involucro nominalistico che alimenta il dibattito sulla necessaria collocazione del trattenimento amministrativo nell’ambito della matière criminelle. La creazione di centri di detenzione amministrativa, sotto la gestione italiana, in territorio albanese, dei (soli) migranti imbarcati su mezzi delle autorità italiane all’esterno del mare territoriale della Repubblica o di altri Stati membri dell’Unione europea, impone il dibattito sulla legittimità di tali strutture, sul loro concreto funzionamento e sulla conseguente compressione dei diritti dei migranti coinvolti.
L’estensione del modello Cpr: recenti sviluppi nel patto italo-albanese
Filomena Pisconti
2025-01-01
Abstract
Le misure riconducibili al paradigma della migration detention possiedono un contenuto fortemente afflittivo e avvolto da un involucro nominalistico che alimenta il dibattito sulla necessaria collocazione del trattenimento amministrativo nell’ambito della matière criminelle. La creazione di centri di detenzione amministrativa, sotto la gestione italiana, in territorio albanese, dei (soli) migranti imbarcati su mezzi delle autorità italiane all’esterno del mare territoriale della Repubblica o di altri Stati membri dell’Unione europea, impone il dibattito sulla legittimità di tali strutture, sul loro concreto funzionamento e sulla conseguente compressione dei diritti dei migranti coinvolti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


