Figurabilità della rovina - Ricostruzione e Risignificazione dell’Architettura Antica

Among all possible outcomes in the conservation of built heritage, the research question focuses on whether a direct engagement with ruined architecture should be preferred and encouraged, exploring spatiality as a rewriting of a substrate that identifies reference elements for contemporary interpretation. Drawing from Bergson's philosophical reflections on the value of image and memory, the aim is to outline a best practice for the creative process, grounded in the analysis of the characteristics of Ancient Architecture. Actions such as covering, fencing, or traversing do not return the Ancient to human activity as a place but merely conserve and display it. In contrast, interpretative reconstruction does not claim an absolute truth but fosters a personal and dynamic experience of space, generating new memory to restore the sense of form and create a lieu de mémoire. By retracing the steps that shaped the image and renown of the Villa Romana del Casale in Piazza Armerina, the study examines projects with clear narrative-spatial intentions.

Di tutti i possibili esiti che possiamo sviluppare nella conservazione del patrimonio costruito, la research question è se sia preferibile ed incentivabile il confronto diretto con l’architettura diruta, in un’indagine sulla spazialità intesa come riscrittura di un substrato in cui identificare elementi di riferimento per la contemporaneità. Partendo dal pensiero filosofico di Bergson sul valore dell’immagine e della memoria, si vuole tracciare una best practice per il processo creativo, basato sulla lettura dei caratteri dell’Architettura Antica. Coprire, recingere o attraversare sono gesti progettuali che non restituiscono all’attività umana un luogo dell’Antico, ma si limitano a conservarlo e metterlo in mostra; la ricostruzione interpretativa non assume invece un valore assoluto di verità ma, promuove un’esperienza personale e dinamica dello spazio, generatrice di nuova memoria per restituire il senso della forma e un lieu de mèmoire. Ripercorrendo le tappe che hanno segnato l’immagine e la notorietà della Villa al Casale di Piazza Armerina, si esaminano progetti dalle chiare intenzioni narrativo-spaziali.