L’intervento mira a fornire un primo quadro palingenetico dei sei frammenti conservati nel Digesto del commentario ad legem Iuliam et Papiam di Ulpio Marcello, sul quale ad oggi non esistono contributi specifici in letteratura. Dopo aver tentato di datare l’opera e formulato ipotesi intorno alla struttura e alla tecnica di redazione della stessa, ci si concentra su due testi che affrontano direttamente o indirettamente il tema, invero centrale all’interno del corpus normativo denominato dai giuristi romani “lex Iulia et Papia”, dell’incapacità a succedere. Da questo punto di vista particolarmente significativi risultano un frammento del primo libro, ove sembra di poter scorgere una preferenza per la linea successoria paterna (forse anche nella devoluzione dei caduca), e uno del terzo in materia di divorzio.
Prime osservazioni intorno al commentario ad legem Iuliam et Papiam di Ulpio Marcello
Filippo Bonin
2025-01-01
Abstract
L’intervento mira a fornire un primo quadro palingenetico dei sei frammenti conservati nel Digesto del commentario ad legem Iuliam et Papiam di Ulpio Marcello, sul quale ad oggi non esistono contributi specifici in letteratura. Dopo aver tentato di datare l’opera e formulato ipotesi intorno alla struttura e alla tecnica di redazione della stessa, ci si concentra su due testi che affrontano direttamente o indirettamente il tema, invero centrale all’interno del corpus normativo denominato dai giuristi romani “lex Iulia et Papia”, dell’incapacità a succedere. Da questo punto di vista particolarmente significativi risultano un frammento del primo libro, ove sembra di poter scorgere una preferenza per la linea successoria paterna (forse anche nella devoluzione dei caduca), e uno del terzo in materia di divorzio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


