Lavoro 'altrove' e questione di genere

Il saggio si occupa nel nesso tra le varie forme di lavoro a distanza e la questione femminile. Il lavoro prestato in casa fu una componente essenziale nell’ascesa del capitalismo, per poi diffondersi, grazie all’intreccio tra riduzione del costo del lavoro e supplenza alle lacune dello Stato sociale. L’avvento del PC fu poi la base tecnologica del lavoro a distanza di seconda generazione, il telelavoro. Lo stesso lavoro agile (terza generazione di lavoro a distanza), per quanto pensato anche per favorire un migliore equilibrio tra vita privata e vita professionale, presenta un rischio di isolamento dal contesto sociale e lavorativo, amplificando le vulnerabilità già presenti sul mercato. Il saggio si chiude evocando l’ultima frontiera della invisibilità del lavoro, che passa attraverso l’utilizzo delle piattaforme digitali, anche qui richiamando rischi e opportunità derivanti dalla “domesticità” insita nella remotizzazione del lavoro digitale.