Il limite come categoria pedagogica e diritto della persona in educazione

La crescente sensibilità per le violazioni dei diritti umani fondamentali e l’esigenza di salvaguardare o promuovere beni come la pace, lo sviluppo, la solidarietà, l’identità di un popolo diventano i tratti caratteristici che connotano il piano sociale della pedagogia, e rappresentano oggi una delle emergenze educative più interessanti per la ricerca scientifica. Come rimarcato a più riprese da Musaio (2020), ogni buon educatore deve farsi interprete del limite, un confine oltre il quale non si dovrebbe andare per tutta una serie di motivi che affondano il proprio senso nei costrutti propri della pedagogia sociale: il rispetto dell’altro, il concetto di dignità e identità - propria e altrui -, la pratica di solidarietà, la relazione educativa d’aiuto. Il presente contributo, sulla scorta di queste sollecitazioni, mira ad analizzare il senso del limite in termini educativi, quale categoria pedagogica sociale tra le più importanti, protagonista del percorso progettuale di costruzione del cittadino del presente e del futuro.