Lo storico può avvalersi di una variegata tipologia di testimonianze per scrivere la storia della famiglia del passato. Ve ne sono talune proiettate a descrivere una sorta di attraversamento dei confini della vita terrena ed a creare un ponte tra “al di qua” e “al di là” ( J. Chiffoleau). A tal fine, nel saggio si propone un percorso di lettura di una ricca documentazione, presente negli archivi ecclesiastici, relativa al sistema beneficiale minore ( finalizzata all’istituzione di cappelle e più generalmente di legati pii). L’analisi di tali fonti, più comuni in studi storico religiosi, consente di cogliere in modo organico due dimensioni centrali nella vita quotidiana dell’uomo e delle donne del passato: quella familiare e quella religiosa. Il sistema beneficiale minore riceve un particolare impulso a partire dalla seconda metà del Cinquecento e durante tutto il XVII secolo. Siamo nel pieno dell’età della Controriforma, fase nella quale, per altro verso, sistemi di trasmissione patrimoniale, di selezione nell’accesso al matrimonio, di diffusione del celibato e del nubilato, dalla più altolocata aristocrazia si allargano alla più ampia e diffusa platea dei ceti dirigenti periferici ( piccola nobiltà e patriziati). Con la fondazione di un beneficio si sceglie il cappellano e ciò esalta il ruolo della famiglia, visto che il sacerdote a cui affidare la cura della propria anima è spesso un parente prossimo. Ma al beneficio è affidata anche una ‘dote’ strettamente legate all’officio richiesto; un investimento ‘materiale’ ( beni e relative rendite) atto a finanziare le messe a suffragio del donatore ed affidato anch’esso alla propria discendenza ed al proprio gruppo familiare e parentale. L’incontro famiglia-chiesa è i questo caso ben codificato ed a ben vedere è la norma stessa che consente una fusione tra esigenze spirituali e materiali. Nel considerare il rapporto tra la sua esistenza materiale ed il ‘mileu’ culturale e/o religioso, cosa influenza l’altro? Quale movimento si disegna tra l’uno e l’altro? Quali trasformazioni si producono nel passaggio del tempo storico? ( M. Godelier). Sono solo alcuni degli interrogativi a cui anche la ricerca storica può contribuire ad offrire risposte e non solo per interpretare il passato.

La memoria della famiglia. Fonti ecclesiastiche per lo studio della famiglia

CIUFFREDA, Antonio
2006-01-01

Abstract

Lo storico può avvalersi di una variegata tipologia di testimonianze per scrivere la storia della famiglia del passato. Ve ne sono talune proiettate a descrivere una sorta di attraversamento dei confini della vita terrena ed a creare un ponte tra “al di qua” e “al di là” ( J. Chiffoleau). A tal fine, nel saggio si propone un percorso di lettura di una ricca documentazione, presente negli archivi ecclesiastici, relativa al sistema beneficiale minore ( finalizzata all’istituzione di cappelle e più generalmente di legati pii). L’analisi di tali fonti, più comuni in studi storico religiosi, consente di cogliere in modo organico due dimensioni centrali nella vita quotidiana dell’uomo e delle donne del passato: quella familiare e quella religiosa. Il sistema beneficiale minore riceve un particolare impulso a partire dalla seconda metà del Cinquecento e durante tutto il XVII secolo. Siamo nel pieno dell’età della Controriforma, fase nella quale, per altro verso, sistemi di trasmissione patrimoniale, di selezione nell’accesso al matrimonio, di diffusione del celibato e del nubilato, dalla più altolocata aristocrazia si allargano alla più ampia e diffusa platea dei ceti dirigenti periferici ( piccola nobiltà e patriziati). Con la fondazione di un beneficio si sceglie il cappellano e ciò esalta il ruolo della famiglia, visto che il sacerdote a cui affidare la cura della propria anima è spesso un parente prossimo. Ma al beneficio è affidata anche una ‘dote’ strettamente legate all’officio richiesto; un investimento ‘materiale’ ( beni e relative rendite) atto a finanziare le messe a suffragio del donatore ed affidato anch’esso alla propria discendenza ed al proprio gruppo familiare e parentale. L’incontro famiglia-chiesa è i questo caso ben codificato ed a ben vedere è la norma stessa che consente una fusione tra esigenze spirituali e materiali. Nel considerare il rapporto tra la sua esistenza materiale ed il ‘mileu’ culturale e/o religioso, cosa influenza l’altro? Quale movimento si disegna tra l’uno e l’altro? Quali trasformazioni si producono nel passaggio del tempo storico? ( M. Godelier). Sono solo alcuni degli interrogativi a cui anche la ricerca storica può contribuire ad offrire risposte e non solo per interpretare il passato.
2006
88-8422-583-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/53118
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