Considering the opportunity to promote sustainable and responsible tourism in the (and for the) Ionian territory implies a preliminary attempt to define the ethical-anthropological identity of Homo turisticus, as Duccio Canestrini defines him: an analysis that distinguishes the simple “consumer” from the “enjoyer” of assets and services, tracing the formative principles and the basic objectives to which pedagogical science, while educating for a conscious experience of cultural heritage, should look. But education for sustainable tourism must be conceived and combined with the general system of offerings that the Ionian territory can today propose to its potential customers. In particular, it is required that the “basic personality” of the community, which is expressed as much on the cultural and institutional level as in the socio-productive network and in its development assets, knows how to present itself to the tourist in consonance and continuity with the deep vocations of the territory and its general “physiology”. From this viewpoint, the second part of the contribution examines the case of the Alfredo Majorano Ethnographic Museum, whose Scientific Direction has promoted a process of integrated valorisation according to a dual educational perspective.

Riflettere sull’opportunità di promuovere un turismo sostenibile e responsabile nel territorio (e per il territorio) ionico implica il tentativo preliminare di definire l’identità etico-antropologica dell’Homo turisticus, come lo definisce Duccio Canestrini: un’indagine che distingue il semplice “consumatore” dal “fruitore” di beni e servizi, rintracciando i principi formativi e gli obiettivi di fondo cui la scienza pedagogica, nell’educare a un’esperienza consapevole del patrimonio culturale, dovrebbe guardare. Ma l’educazione al turismo sostenibile va pensata e coniugata con il sistema generale dell’offerta che il territorio ionico può oggi proporre ai suoi potenziali fruitori; in particolare, è necessario che la “personalità di base” della comunità, che si esprime tanto sul piano culturale e istituzionale, quanto nel tessuto socio-produttivo e nei suoi asset di sviluppo, sappia presentarsi al turista in consonanza e in continuità con le vocazioni profonde del territorio e la sua “fisiologia” complessiva. In quest’ottica, la seconda parte del contributo prende in esame la vicenda del Museo Etnografico “Alfredo Majorano”, la cui Direzione Scientifica ha promosso un processo di valorizzazione integrata secondo una duplice prospettiva educativa.

Educare al patrimonio culturale del Tarantino tra pratiche di valorizzazione e logiche di rete: la Direzione Scientifica del Museo Etnografico "Alfredo Majorano"

Pierluca Turnone
2024-01-01

Abstract

Considering the opportunity to promote sustainable and responsible tourism in the (and for the) Ionian territory implies a preliminary attempt to define the ethical-anthropological identity of Homo turisticus, as Duccio Canestrini defines him: an analysis that distinguishes the simple “consumer” from the “enjoyer” of assets and services, tracing the formative principles and the basic objectives to which pedagogical science, while educating for a conscious experience of cultural heritage, should look. But education for sustainable tourism must be conceived and combined with the general system of offerings that the Ionian territory can today propose to its potential customers. In particular, it is required that the “basic personality” of the community, which is expressed as much on the cultural and institutional level as in the socio-productive network and in its development assets, knows how to present itself to the tourist in consonance and continuity with the deep vocations of the territory and its general “physiology”. From this viewpoint, the second part of the contribution examines the case of the Alfredo Majorano Ethnographic Museum, whose Scientific Direction has promoted a process of integrated valorisation according to a dual educational perspective.
2024
9791281877009
Riflettere sull’opportunità di promuovere un turismo sostenibile e responsabile nel territorio (e per il territorio) ionico implica il tentativo preliminare di definire l’identità etico-antropologica dell’Homo turisticus, come lo definisce Duccio Canestrini: un’indagine che distingue il semplice “consumatore” dal “fruitore” di beni e servizi, rintracciando i principi formativi e gli obiettivi di fondo cui la scienza pedagogica, nell’educare a un’esperienza consapevole del patrimonio culturale, dovrebbe guardare. Ma l’educazione al turismo sostenibile va pensata e coniugata con il sistema generale dell’offerta che il territorio ionico può oggi proporre ai suoi potenziali fruitori; in particolare, è necessario che la “personalità di base” della comunità, che si esprime tanto sul piano culturale e istituzionale, quanto nel tessuto socio-produttivo e nei suoi asset di sviluppo, sappia presentarsi al turista in consonanza e in continuità con le vocazioni profonde del territorio e la sua “fisiologia” complessiva. In quest’ottica, la seconda parte del contributo prende in esame la vicenda del Museo Etnografico “Alfredo Majorano”, la cui Direzione Scientifica ha promosso un processo di valorizzazione integrata secondo una duplice prospettiva educativa.
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