Il lavoro di D’Amanti testimonia lo sforzo sistematico di mettere in relazione la traduzione con la peculiare collocazione di Tibullo nel canone degli elegiaci; tale operazione pertiene non al tradurre tout court, ma alla complessità del vertere, teso tra gli estremi della resa bella e infedele da un lato, di quella letterale dall’altro. Grazie alla scelta di una chiave di lettura etico-politica l’autore conferisce a questa nuova traduzione delle elegie di Tibullo, corredata da introduzione e note di commento, la capacità di piacere e di produrre sapere.
Emanuele Riccardo D’AMANTI (a cura di), Tibullo. Elegie. Saggio introduttivo, nuova traduzione, Rusconi, Santarcangelo di Romagna 2023, 400 pp.,
Irma Ciccarelli
2024-01-01
Abstract
Il lavoro di D’Amanti testimonia lo sforzo sistematico di mettere in relazione la traduzione con la peculiare collocazione di Tibullo nel canone degli elegiaci; tale operazione pertiene non al tradurre tout court, ma alla complessità del vertere, teso tra gli estremi della resa bella e infedele da un lato, di quella letterale dall’altro. Grazie alla scelta di una chiave di lettura etico-politica l’autore conferisce a questa nuova traduzione delle elegie di Tibullo, corredata da introduzione e note di commento, la capacità di piacere e di produrre sapere.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.