Il lavoro si propone di analizzare la sostenibilità del digitale tra materiale e immateriale, ossia tra una intenzionalità utilitaristica (fondata su una prospettiva tecnocratica ed economica), tutta centrata sulla logica costi/benefici, e una intenzionalità pedagogica interessata a coglierne la spendibilità sul piano educativo. Le ragioni di questa scelta metodologica risiedono nel bisogno di approdare a una teoria che, muovendosi lungo sentieri antitetici, cerchi di cogliere la complementarità nella diversità delle posizioni. Le due dimensioni, materiale e immateriale, non possono essere separate, così come le criticità e le opportunità del digitale, sul piano pedagogico, non possono prescindere da un’analisi interpretativa del nostro tempo, caratterizzato da una rivoluzione tecnologica che ha modificato, di fatto, il modo di intendere e praticare l’educazione. Nell’economia del presente contributo, la riflessione critica sulla materialità del digitale costituirà il punto di partenza per accedere a una algoretica che, nel recuperare la centralità della persona, la sua responsabilità e la sua tensione all’ulteriorità, nell’apprendimento mediato dalla AI, si ponga a fondamento di una pedagogia del digitale, capace di delineare nuovi percorsi per vivere l’esperienza educativa, tra materiale e immateriale, utopia e disincanto.

Tra materiale e immateriale. Linee di una pedagogia per un digitale sostenibile

Nico Abene;Adriana Schiedi
2025-01-01

Abstract

Il lavoro si propone di analizzare la sostenibilità del digitale tra materiale e immateriale, ossia tra una intenzionalità utilitaristica (fondata su una prospettiva tecnocratica ed economica), tutta centrata sulla logica costi/benefici, e una intenzionalità pedagogica interessata a coglierne la spendibilità sul piano educativo. Le ragioni di questa scelta metodologica risiedono nel bisogno di approdare a una teoria che, muovendosi lungo sentieri antitetici, cerchi di cogliere la complementarità nella diversità delle posizioni. Le due dimensioni, materiale e immateriale, non possono essere separate, così come le criticità e le opportunità del digitale, sul piano pedagogico, non possono prescindere da un’analisi interpretativa del nostro tempo, caratterizzato da una rivoluzione tecnologica che ha modificato, di fatto, il modo di intendere e praticare l’educazione. Nell’economia del presente contributo, la riflessione critica sulla materialità del digitale costituirà il punto di partenza per accedere a una algoretica che, nel recuperare la centralità della persona, la sua responsabilità e la sua tensione all’ulteriorità, nell’apprendimento mediato dalla AI, si ponga a fondamento di una pedagogia del digitale, capace di delineare nuovi percorsi per vivere l’esperienza educativa, tra materiale e immateriale, utopia e disincanto.
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