The concept of cultural heritage, according to the Faro Convention, transcends traditional physical, chronological, and identity-based classifications, emerging as a network of relationships between heritage and communities. This approach requires inclusive and sustainable management that integrates the tangible and intangible aspects of heritage, always interconnected with the human context. Inspired by this vision, Italian public archaeology is evolving towards participatory forms, but its progress requires a deep reflection on the concept of community. The contribution offers a reflection on this theme by analyzing the heritage community that promotes and manages Prisoner of War Camp No. 65, a contemporary archaeology site at the center of a project conducted by the universities of Bari and Foggia in the Apulian Murge.

Il concetto di patrimonio culturale, secondo la Convenzione di Faro, trascende le tradizionali classificazioni fisiche, cronologiche e identitarie, emergendo come una rete di relazioni tra patrimonio e comunità. Questo approccio richiede una gestione inclusiva e sostenibile, che integri gli aspetti tangibili e intangibili del patrimonio, sempre interconnessi con il contesto umano. L’archeologia pubblica italiana, ispirata da questa visione, sta evolvendo verso forme partecipative, ma il suo progresso richiede una profonda riflessione sul concetto di comunità. Il contributo offre una riflessione su questo tema, analizzando la comunità di patrimonio che promuove e gestisce il campo prigionieri di guerra n. 65, un sito di archeologia del Contemporaneo al centro di un progetto di archeologia del contemporaneo condotto dalle università di Bari e di Foggia nelle Murge pugliesi.

Archeologia pubblica del contemporaneo. L’esperienza del campo 65 di Altamura (Bari)

giuliano de felice
2024-01-01

Abstract

The concept of cultural heritage, according to the Faro Convention, transcends traditional physical, chronological, and identity-based classifications, emerging as a network of relationships between heritage and communities. This approach requires inclusive and sustainable management that integrates the tangible and intangible aspects of heritage, always interconnected with the human context. Inspired by this vision, Italian public archaeology is evolving towards participatory forms, but its progress requires a deep reflection on the concept of community. The contribution offers a reflection on this theme by analyzing the heritage community that promotes and manages Prisoner of War Camp No. 65, a contemporary archaeology site at the center of a project conducted by the universities of Bari and Foggia in the Apulian Murge.
2024
979-12-5995-097-0
Il concetto di patrimonio culturale, secondo la Convenzione di Faro, trascende le tradizionali classificazioni fisiche, cronologiche e identitarie, emergendo come una rete di relazioni tra patrimonio e comunità. Questo approccio richiede una gestione inclusiva e sostenibile, che integri gli aspetti tangibili e intangibili del patrimonio, sempre interconnessi con il contesto umano. L’archeologia pubblica italiana, ispirata da questa visione, sta evolvendo verso forme partecipative, ma il suo progresso richiede una profonda riflessione sul concetto di comunità. Il contributo offre una riflessione su questo tema, analizzando la comunità di patrimonio che promuove e gestisce il campo prigionieri di guerra n. 65, un sito di archeologia del Contemporaneo al centro di un progetto di archeologia del contemporaneo condotto dalle università di Bari e di Foggia nelle Murge pugliesi.
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