Giuseppe Capecelatro fu eletto vescovo di Taranto nel 1778. Il suo episcopato si svolse in uno dei momenti più delicati della storia europea: il passaggio dal Vecchio al Nuovo Regime. Interprete partecipe degli eventi, Capecelatro visse in prima persona le sconfitte e i trionfi delle istanze di rinnovamento inarrestabilmente emerse in quegli anni convulsi. Vicino alla Corona “guidata” da Tanucci e tratto in arresto in seguito alla fine della Repubblica Napoletana, fu riabilitato dai francesi fino ad essere nominato Ministro dell’Interno da Gioacchino Murat. La prima parte del presente volume offre un saggio in cui si evidenzia la stretta aderenza della produzione giuridica da lui privilegiata per amministrare la Diocesi (la sua produzione edittale) alle complesse vicende storiche con cui dovette confrontarsi. La seconda propone al lettore una puntuale trascrizione dei 144 editti – in gran parte inediti – emanati da Capecelatro in quasi quarant’anni di episcopato tra il 1779 e il 1817 e custoditi nell’Archivio Storico Dio cesano di Taranto. Il volume, grazie alla suggestiva ricostruzione storica e all’abbondante materiale inedito presentato, si pone quale importante strumento interpretativo del ruolo effettivamente giocato dal Capecelatro nello svolgersi della storia della Diocesi tarantina e, più in generale, del Regno di Napoli.
Gli editti di Giuseppe Capecelatro nell’archivio storico diocesano di Taranto (1779-1816)
Michele Pepe
2022-01-01
Abstract
Giuseppe Capecelatro fu eletto vescovo di Taranto nel 1778. Il suo episcopato si svolse in uno dei momenti più delicati della storia europea: il passaggio dal Vecchio al Nuovo Regime. Interprete partecipe degli eventi, Capecelatro visse in prima persona le sconfitte e i trionfi delle istanze di rinnovamento inarrestabilmente emerse in quegli anni convulsi. Vicino alla Corona “guidata” da Tanucci e tratto in arresto in seguito alla fine della Repubblica Napoletana, fu riabilitato dai francesi fino ad essere nominato Ministro dell’Interno da Gioacchino Murat. La prima parte del presente volume offre un saggio in cui si evidenzia la stretta aderenza della produzione giuridica da lui privilegiata per amministrare la Diocesi (la sua produzione edittale) alle complesse vicende storiche con cui dovette confrontarsi. La seconda propone al lettore una puntuale trascrizione dei 144 editti – in gran parte inediti – emanati da Capecelatro in quasi quarant’anni di episcopato tra il 1779 e il 1817 e custoditi nell’Archivio Storico Dio cesano di Taranto. Il volume, grazie alla suggestiva ricostruzione storica e all’abbondante materiale inedito presentato, si pone quale importante strumento interpretativo del ruolo effettivamente giocato dal Capecelatro nello svolgersi della storia della Diocesi tarantina e, più in generale, del Regno di Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.