Il taoismo, filosofia cinese, fu spesso considerato anche come una vera e propria religione, con una serie di seguaci, un certo numero di specifiche devozioni e dei rituali che la tradizione ha lasciato poi trasformare o eliminare del tutto. Non si conosce chi sia stato l’autore del testo cardine del taoismo, cioè il Tao Tê Ching; se ne conosce solo approssimativamente la data di scrittura, collocabile intorno al 400 a.C. Al capitolo 68 di questo breve trattato di virtù si dice: “Chi vince il nemico non dà battaglia”. Con questo noto aforisma si intende che carità ed umiltà – come spiegano numerosi commentatori di epoca contemporanea al trattato o di poco successiva – solidificano la pace, muovono all’incontro, rendono salda la virtù essenziale, quella di essere simili al Cielo.
Tra Gaza e Kiev il Giano bifronte del conflitto
Gianfranco Longo
2024-01-01
Abstract
Il taoismo, filosofia cinese, fu spesso considerato anche come una vera e propria religione, con una serie di seguaci, un certo numero di specifiche devozioni e dei rituali che la tradizione ha lasciato poi trasformare o eliminare del tutto. Non si conosce chi sia stato l’autore del testo cardine del taoismo, cioè il Tao Tê Ching; se ne conosce solo approssimativamente la data di scrittura, collocabile intorno al 400 a.C. Al capitolo 68 di questo breve trattato di virtù si dice: “Chi vince il nemico non dà battaglia”. Con questo noto aforisma si intende che carità ed umiltà – come spiegano numerosi commentatori di epoca contemporanea al trattato o di poco successiva – solidificano la pace, muovono all’incontro, rendono salda la virtù essenziale, quella di essere simili al Cielo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
