L’autore ricostruisce il principio di non discriminazione per ragioni di età alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia, la quale ha contribuito fortemente a chiarirne la sua portata e a garantirne la sua effettività. La lettura delle pronunce della Corte di Giustizia ha reso possibile, altresì, ri-definire il ruolo del giudice nazionale, chiamato a dover valutare la conformità di una norma interna con il diritto dell’Unione in tema di discriminazione per età. L’interpretazione della Direttiva n. 2000/78/CE, infatti, ha dato luogo ad un corposo filone giurisprudenziale che è stato analizzato focalizzando l’attenzione sulle più significative vicende sottoposte al vaglio della Corte di Giustizia, in relazione ad un ampio spettro di provvedimenti nazionali, riguardanti: la fissazione di un’età massima per l’assunzione, l’individuazione di un limite di età per l’esercizio di una professione, la cessazione del rapporto di lavoro al compimento dell’età pensionabile, il diritto all’indennità di licenziamento e il metodo di quantificazione dello stesso, il mancato riconoscimento di attività lavorativa svolta prima del compimento di una determinata età, la quantificazione del livello di retribuzione in funzione della età di assunzione.

Il principio di non discriminazione per età nella giurisprudenza della Corte di Giustizia

donato marino
2017-01-01

Abstract

L’autore ricostruisce il principio di non discriminazione per ragioni di età alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia, la quale ha contribuito fortemente a chiarirne la sua portata e a garantirne la sua effettività. La lettura delle pronunce della Corte di Giustizia ha reso possibile, altresì, ri-definire il ruolo del giudice nazionale, chiamato a dover valutare la conformità di una norma interna con il diritto dell’Unione in tema di discriminazione per età. L’interpretazione della Direttiva n. 2000/78/CE, infatti, ha dato luogo ad un corposo filone giurisprudenziale che è stato analizzato focalizzando l’attenzione sulle più significative vicende sottoposte al vaglio della Corte di Giustizia, in relazione ad un ampio spettro di provvedimenti nazionali, riguardanti: la fissazione di un’età massima per l’assunzione, l’individuazione di un limite di età per l’esercizio di una professione, la cessazione del rapporto di lavoro al compimento dell’età pensionabile, il diritto all’indennità di licenziamento e il metodo di quantificazione dello stesso, il mancato riconoscimento di attività lavorativa svolta prima del compimento di una determinata età, la quantificazione del livello di retribuzione in funzione della età di assunzione.
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