Intelligenza artificiale e nuovo umanesimo

Quanto di quello che sappiamo dipende da ciò che ci piacerebbe credere? Quali sono i pregiudizi che ci impediscono di agire sulla base di ciò che sappiamo? Come aveva già presagito Francesco Bacone nel XVII secolo, l’attaccamento a credenze e convinzioni profondamente radicate può evolvere in veri e propri bias di conferma, specialmente quando ci si confronta con cambiamenti che mettono in discussione le tradizioni consolidate. Le trasformazioni delle pratiche e dei concetti, dettate dall’avanzamento tecnologico, non fanno eccezione a questa dinamica. In un mondo in costante evoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale (AI) si sta affermando come una delle forze più influenti e pervasive. Tuttavia, nonostante la sua onnipresenza, l’AI rimane un concetto avvolto in un’aura di mistero e complessità, spesso percepito come inaccessibile da coloro che non sono esperti nel campo. In considerazione di questa antica consapevolezza, il presente studio si propone di evidenziare l’importanza di una formazione scientifica orientata al digitale.