The article aims to analyze the function of words and discourse in the libertine novel Thérèse philosophe, published anonymously in 1748 and attributed, according to the most credible hypotheses, to Boyer d’Argens. By adopting and reversing certain topoi of hagiographic writing, particularly the memoirs of Teresa of Ávila, the novel narrates the formation of a young woman. Just as in the account of the saint’s life, in Thérèse philosophe the gradual transition from childhood to adulthood is marked by a progressive change in the relationship with words. The protagonist’s development concludes when Thérèse finally masters the art of discourse.

L’articolo si propone di analizzare la funzione della parola e del discorso nel romanzo libertino Thérèse philosophe, pubblicato anonimo nel 268 Abstracts 1748 e attribuito, secondo le ipotesi più accreditate, a Boyer d’Argens. Il romanzo, riprendendo e rovesciando alcuni topoi della scrittura agiografica e in particolare delle memorie di Teresa d’Avila, narra la formazione di una giovane donna. Così come nel racconto della vita della Santa, in Thérèse philosophe il graduale passaggio dall’infanzia all’età adulta viene scandito da un progressivo cambiamento nel rapporto le parole e la formazione della protagonista si conclude quando Thérèse si appropria finalmente dell’arte del discorso

L’unzione del discorso e il furore monacale. La formazione di Thérèse philosophe

Lussone
2024-01-01

Abstract

The article aims to analyze the function of words and discourse in the libertine novel Thérèse philosophe, published anonymously in 1748 and attributed, according to the most credible hypotheses, to Boyer d’Argens. By adopting and reversing certain topoi of hagiographic writing, particularly the memoirs of Teresa of Ávila, the novel narrates the formation of a young woman. Just as in the account of the saint’s life, in Thérèse philosophe the gradual transition from childhood to adulthood is marked by a progressive change in the relationship with words. The protagonist’s development concludes when Thérèse finally masters the art of discourse.
2024
978-88-6719-305-9
L’articolo si propone di analizzare la funzione della parola e del discorso nel romanzo libertino Thérèse philosophe, pubblicato anonimo nel 268 Abstracts 1748 e attribuito, secondo le ipotesi più accreditate, a Boyer d’Argens. Il romanzo, riprendendo e rovesciando alcuni topoi della scrittura agiografica e in particolare delle memorie di Teresa d’Avila, narra la formazione di una giovane donna. Così come nel racconto della vita della Santa, in Thérèse philosophe il graduale passaggio dall’infanzia all’età adulta viene scandito da un progressivo cambiamento nel rapporto le parole e la formazione della protagonista si conclude quando Thérèse si appropria finalmente dell’arte del discorso
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