Il contributo mira ad analizzare, in una selezione di liriche, i meccanismi formali che Katherine Mansfield utilizza per ‘tradurre’ la natura (intesa qui come il non umano) e creare una nuova soggettività (unità) che ingloba umano e non umano in un processo di autopoiesi (Haraway, 2023). Natura e cultura, nelle poesie della Mansfield, smettono di essere polarità opposte (Braidotti 2013) e, nella loro relazione che si invera nel linguaggio poetico, trovano un’identità condivisa.

«Always trembling on the brink of poetry»: umano e non umano in Katherine Mansfield

fortunato elisa
2024-01-01

Abstract

Il contributo mira ad analizzare, in una selezione di liriche, i meccanismi formali che Katherine Mansfield utilizza per ‘tradurre’ la natura (intesa qui come il non umano) e creare una nuova soggettività (unità) che ingloba umano e non umano in un processo di autopoiesi (Haraway, 2023). Natura e cultura, nelle poesie della Mansfield, smettono di essere polarità opposte (Braidotti 2013) e, nella loro relazione che si invera nel linguaggio poetico, trovano un’identità condivisa.
2024
9788846770523
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/520720
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