Il D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228, all’art. 1, ha radicalmente innovato la nozione di imprenditore agricolo di cui all’art. 2135 c.c., nonchè quella di attività agricola essenziale e di attività agricola connessa; sono state inoltre introdotte importanti aperture circa il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo alle cooperative fra imprenditori agricoli e ai consorzi fra gli stessi. Appare utile pertanto fare un breve excursus sul previgente regime normativo in materia e sulle problematiche ancora aperte, per cogliere a pieno la portata degli effetti della novella legislativa.

La riforma della disciplina dell’imprenditore agricolo

sporta caputi francesco
2003-01-01

Abstract

Il D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228, all’art. 1, ha radicalmente innovato la nozione di imprenditore agricolo di cui all’art. 2135 c.c., nonchè quella di attività agricola essenziale e di attività agricola connessa; sono state inoltre introdotte importanti aperture circa il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo alle cooperative fra imprenditori agricoli e ai consorzi fra gli stessi. Appare utile pertanto fare un breve excursus sul previgente regime normativo in materia e sulle problematiche ancora aperte, per cogliere a pieno la portata degli effetti della novella legislativa.
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