Lo scritto analizza il problema della sorte dell’atto esecutivo del patto successorio obbligatorio, risolto dalla dottrina tradizionale secondo la disciplina del motivo erroneo o illecito (artt. 624 e 626 c.c.), con conseguente depotenziamento della cogenza dlel’art6. 458 c.c. Una diversa soluzione eleva invece l’intento di dare séguito al precedente accordo o negozio unilaterale affetto da nullità sostanziale, da semplice motivo a rango di interesse rilevante in termini causali e consente di restituire piena effettività all’art. 428 c.c.
I patti successori c.dd. obbligatori e la ricerca del giusto rimedio
Emanuela Migliaccio
2022-01-01
Abstract
Lo scritto analizza il problema della sorte dell’atto esecutivo del patto successorio obbligatorio, risolto dalla dottrina tradizionale secondo la disciplina del motivo erroneo o illecito (artt. 624 e 626 c.c.), con conseguente depotenziamento della cogenza dlel’art6. 458 c.c. Una diversa soluzione eleva invece l’intento di dare séguito al precedente accordo o negozio unilaterale affetto da nullità sostanziale, da semplice motivo a rango di interesse rilevante in termini causali e consente di restituire piena effettività all’art. 428 c.c.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Migliaccio-2022-Diritto Successioni famiglia-VoR.pdf
non disponibili
Descrizione: Articolo in Rivista
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
362.41 kB
Formato
Adobe PDF
|
362.41 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.