La sentenza in commento è incentrata sugli effetti di un parere di precontenzioso emanato dall’ANAC non in conseguenza dell’unanime consenso delle parti, come previsto dall’art. 211 del Codice dei contratti pubblici, ma per effetto di una o soltanto di alcune di esse. In particolare, la pronuncia consente di affrontare il tema del rapporto sussistente tra il parere di precontenzioso e l’esercizio del potere di riesame in autotutela di un precedente atto amministrativo, ritenuto illegittimo dall’ANAC. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, il parere di precontenzioso, pur non essendo “vincolante” in assenza di consenso unanime delle parti, determina comunque l’attenuazione del dovere dell’amministrazione di motivare sulla sussistenza di un interesse pubblico specifico e concreto all’annullamento d’ufficio. Da qui, la pronuncia offre l’occasione per vagliare le questioni, già oggetto di ampio dibattito in dottrina e in giurisprudenza, circa l’ammissibilità di un’autotutela “doverosa” e circa la configurabilità dell’esistenza di un interesse pubblico in re ipsa alla rimozione dell’atto illegittimo, onde verificare, infine, come il parere di precontenzioso possa condizionare l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio.

Gli effetti del parere di precontenzioso dell’ANAC sul potere di riesame dell’atto amministrativo

augusto di cagno
2022-01-01

Abstract

La sentenza in commento è incentrata sugli effetti di un parere di precontenzioso emanato dall’ANAC non in conseguenza dell’unanime consenso delle parti, come previsto dall’art. 211 del Codice dei contratti pubblici, ma per effetto di una o soltanto di alcune di esse. In particolare, la pronuncia consente di affrontare il tema del rapporto sussistente tra il parere di precontenzioso e l’esercizio del potere di riesame in autotutela di un precedente atto amministrativo, ritenuto illegittimo dall’ANAC. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, il parere di precontenzioso, pur non essendo “vincolante” in assenza di consenso unanime delle parti, determina comunque l’attenuazione del dovere dell’amministrazione di motivare sulla sussistenza di un interesse pubblico specifico e concreto all’annullamento d’ufficio. Da qui, la pronuncia offre l’occasione per vagliare le questioni, già oggetto di ampio dibattito in dottrina e in giurisprudenza, circa l’ammissibilità di un’autotutela “doverosa” e circa la configurabilità dell’esistenza di un interesse pubblico in re ipsa alla rimozione dell’atto illegittimo, onde verificare, infine, come il parere di precontenzioso possa condizionare l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/518120
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact