Numerosi sono gli studi, più e meno recenti, i cui autori si sono interrogati, da molteplici angolazioni, circa la incidenza del cosiddetto fattore età nella felice riuscita dei processi di insegnamento e apprendimento di una lingua straniera, tanto in contesti di competenza generale quanto di conoscenze più marcatamente ‘settoriali’ delle lingue di interesse. I condizionamenti legati alla differente età anagrafica dei discenti spaziano, difatti, da questioni legate al decadimento delle funzioni cognitive (come è quello riscontrabile negli apprendenti anziani: cfr. Cardona, Luise 2018; Luise 2014) ad aspetti legati, ad esempio, ad una non-corrispondenza tra età anagrafica e competenze effettivamente (o eventualmente già) presenti (riscontrabili particolarmente nei contesti cosiddetti problematici: immigrazione forzata in età adulta, necessità di una nuova alfabetizzazione anche per studenti in età scolare, e così via: cfr. Abbaticchio 2013), per giungere alle questioni, altrettanto peculiari, dell’apprendimento in età adulta e negli ormai numerosissimi contesti extra-istituzionali (cfr. Balboni 2023; Diadori, Palermo, Troncarelli 2021). Stanti queste premesse, partendo da alcune considerazioni preliminari sui condizionamenti riconducibili al fattore-età dei discenti, obiettivo del contributo è quello di proporre alla condivisione di studiosi, docenti di lingue straniere ed esperti delle specifiche dinamiche didattiche “chiamate in causa” la illustrazione ragionata di attività mirate all’insegnamento del cosiddetto business English ad apprendenti di età adulta, i cui bisogni specifici si collocano nel contesto, altrettanto peculiare, della microlingua dell’economia e delle interazioni commerciali ad ampio spettro, dentro e fuori lo specifico contesto produttivo e aziendale di partenza (Balboni 2000). L’auspicio, tramite una riflessione sulle principali fasi operative dell’esperienza didattica in esame, è quello di evidenziare l’influenza non trascurabile del fattore età, tanto nei processi di pianificazione di contenuti e attività didattiche quanto nella gestione, da parte del docente, delle dinamiche interpersonali ed emotive all’interno del gruppo-classe (cfr. Cardona, De Iaco 2023; Menegale, s.d.), al fine del preventivo evitamento di situazioni conflittuali o, anche, di acuta disparità di partecipazione e sviluppo delle competenze linguistiche e interazionali nella lingua straniera oggetto di apprendimento.

Excuse me, do you speak...business? Insegnamento dell'inglese LS ad apprendenti adulti: tra easy talk e linguaggio aziendale

Abbaticchio R.;
2024-01-01

Abstract

Numerosi sono gli studi, più e meno recenti, i cui autori si sono interrogati, da molteplici angolazioni, circa la incidenza del cosiddetto fattore età nella felice riuscita dei processi di insegnamento e apprendimento di una lingua straniera, tanto in contesti di competenza generale quanto di conoscenze più marcatamente ‘settoriali’ delle lingue di interesse. I condizionamenti legati alla differente età anagrafica dei discenti spaziano, difatti, da questioni legate al decadimento delle funzioni cognitive (come è quello riscontrabile negli apprendenti anziani: cfr. Cardona, Luise 2018; Luise 2014) ad aspetti legati, ad esempio, ad una non-corrispondenza tra età anagrafica e competenze effettivamente (o eventualmente già) presenti (riscontrabili particolarmente nei contesti cosiddetti problematici: immigrazione forzata in età adulta, necessità di una nuova alfabetizzazione anche per studenti in età scolare, e così via: cfr. Abbaticchio 2013), per giungere alle questioni, altrettanto peculiari, dell’apprendimento in età adulta e negli ormai numerosissimi contesti extra-istituzionali (cfr. Balboni 2023; Diadori, Palermo, Troncarelli 2021). Stanti queste premesse, partendo da alcune considerazioni preliminari sui condizionamenti riconducibili al fattore-età dei discenti, obiettivo del contributo è quello di proporre alla condivisione di studiosi, docenti di lingue straniere ed esperti delle specifiche dinamiche didattiche “chiamate in causa” la illustrazione ragionata di attività mirate all’insegnamento del cosiddetto business English ad apprendenti di età adulta, i cui bisogni specifici si collocano nel contesto, altrettanto peculiare, della microlingua dell’economia e delle interazioni commerciali ad ampio spettro, dentro e fuori lo specifico contesto produttivo e aziendale di partenza (Balboni 2000). L’auspicio, tramite una riflessione sulle principali fasi operative dell’esperienza didattica in esame, è quello di evidenziare l’influenza non trascurabile del fattore età, tanto nei processi di pianificazione di contenuti e attività didattiche quanto nella gestione, da parte del docente, delle dinamiche interpersonali ed emotive all’interno del gruppo-classe (cfr. Cardona, De Iaco 2023; Menegale, s.d.), al fine del preventivo evitamento di situazioni conflittuali o, anche, di acuta disparità di partecipazione e sviluppo delle competenze linguistiche e interazionali nella lingua straniera oggetto di apprendimento.
2024
9791221813159
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/517820
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