Sono tutti da bruciare quei negri! Il corpo coloniale nelle lettere degli scolari a Graziani

Gabrielli’s work on textbooks in the Thirties (2015) pointed out content-related themes in formal education that boosted an idea of colonial otherness based on a strict distinction between Italian soldier-settlers and African indigenous people. This literature supported the development of the concept of Mediterranean whiteness (Giuliani 2015), which also emerged from the spread representation of the colonial body as a “bestial” body (Fanon 1973). This bestial representation of colonial bodies was used to legitimise violence towards them (Mamone 2017, p. 125). Based on secondary literature about school writings in the Fascist era (Meda, Montini, Sani 2010; Gibelli 2012; Wingenter 2012; Morandini 2019; Meda 2020), the present paper focuses on the description of African bodies in the letters sent by Italian pupils to Rodolfo Graziani, the viceroy of Abyssinia. The attempt on Graziani’s life in February 1937 unleashed colonial authorities’ harsh retaliation (Borruso 2020).

Gli studi di Gabrielli (2015) sui manuali scolastici negli anni Trenta hanno lumeggiato i contenuti che alimentarono in ambito educativo formale una visione dell’alterità coloniale basata su una contrapposizione netta fra i soldati/coloni italiani e gli indigeni africani. La formazione di una bianchezza mediterranea (Giuliani 2015), alimentata dalla lettura di questi testi, trova conferma nella raffigurazione diffusa di un corpo coloniale “bestiale” (Fanon 1973), «allo scopo di legittimare le violenza» (Mamone 2017, p. 125) nei suoi confronti. Il contributo, sulla base della letteratura scientifica relativa alle scritture scolastiche in età fascista (Meda, Montini, Sani 2010; Gibelli 2012; Wingenter 2012; Morandini 2019; Meda 2020), intende approfondire le descrizioni attribuite al corpo africano che emergono nelle lettere inviate dagli scolari italiani a Rodolfo Graziani, viceré d’Etiopia, contro il quale nel febbraio del 1937 fu eseguito un attentato, rivelatosi poi infruttuoso, che scatenò una terribile rappresaglia da parte delle autorità coloniali (Borruso 2020).