Il turismo rappresenta una delle attività economiche che ha visto maggiormente aumentare il proprio peso ed importanza nell’economia europea negli ultimi anni, registrando i più alti tassi di crescita rispetto ai periodi precedenti. Spostando miliardi di viaggiatori in tutto il mondo, per motivi di piacere e di svago, le attività turistiche presentano anche numerosi impatti negativi che diverse destinazioni stanno sperimentando, anche nel nostro Paese, alle prese con crescenti problemi di antagonismo nei confronti dei turisti da parte dei residenti. Molteplici sono gli esempi di destinazioni che da tempo subiscono le diseconomie del turismo e che si interrogano su come riuscire a gestire le trasformazioni urbane in atto causate dall’incremento delle attività turistiche in modo da non danneggiare il livello di benessere delle popolazioni locali ed assicurare un’esperienza soddisfacente per i turisti. Per analizzare empiricamente il rischio di overtourism, abbiamo condotto un’analisi su alcune destinazioni pugliesi, scegliendo le 15 città che hanno registrato i più elevati flussi turistici nell’estate 2022 secondo i dati dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione (2022). La regione Puglia ben si adatta ad un’analisi approfondita sul tema dell’overtourism, per almeno due ragioni: la prima è che essa si colloca con un indice sintetico 4 (su 5) nello studio della Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento Europeo (TRAN), classificandosi quindi come regione ad alto rischio di overtourism nel quadro delle regioni europee. La seconda ragione è che la piattaforma leader mondiale degli affitti brevi, Airbnb, cui spesso viene attribuito un ruolo importante nell’aumentare il rischio e gli impatti dell’overtourism, inserisce la regione Puglia tra le maggiori destinazioni mondiali dei 5 continenti. In questo lavoro viene illustrata la metodologia utilizzata al fine di individuare e mettere a punto un sistema di controllo delle determinanti dell'overtourism attraverso indicatori dedicati, che consenta di diagnosticare, ovvero di predire, situazioni di rischio di sviluppare il fenomeno. Questo modello viene successivamente applicato concretamente alle destinazioni che hanno registrato i più alti flussi turistici in Puglia nella estate 2022, da giugno a settembre, testando su di esse uno specifico set di indicatori appositamente predisposto a livello comunale e provinciale per verificare il grado di rischio di insorgenza dell’overtourism, discutendo i principali risultati emersi e le possibili azioni per fronteggiarlo. Questi indicatori hanno innanzitutto il pregio di rappresentare metriche direttamente collegate al turismo ed in secondo luogo, si tratta di indicatori ricavati da dati di cui è stata verificata la disponibilità a livello comunale e per periodi di tempo adeguati, per consentire confronti nel tempo. Infine, l'analisi multidimensionale si basa otto metriche fondamentali, che coprono gli arrivi, le presenze, i trasporti aerei, il valore economico del turismo, il fenomeno degli affitti brevi e la vicinanza dei siti UNESCO. Sebbene la definizione di overtourism risulti ancora troppo vaga e sia difficile individuare soglie ben precise, in grado di definire con certezza quando sia raggiunto uno stato di overtourism, attraverso gli indicatori individuati in questo lavoro è stato possibile identificare le destinazioni a più alto rischio di overtourism, riscontrando tra l’altro, un grado di similitudine molto elevato tra i risultati ottenuti a livello europeo dalla studio della Commissione TRAN e l’applicazione al caso pugliese delle 15 top destination dell’estate 2022. Tutti gli indicatori utilizzati, oltre ad essere generalmente presenti in vari studi sull’argomento, mostrano un’elevata correlazione con il fenomeno dell’overtourism, poiché assumono valori significativamente diversi quando si tratti di regioni con overtourism, rispetto a quelle senza e, pertanto, pur con le citate cautele, confermano la loro significatività. La metodologia sviluppata potrà essere estesa ad ulteriori destinazioni, a più livelli di scala territoriale, in modo da testare empiricamente la capacità degli indicatori individuati di spiegare efficacemente il complesso e sfaccettato fenomeno dell’overtourism nei differenti contesti territoriali.
Overtourism: quando il turismo diventa insostenibile. Il caso di studio della Puglia
Angela Stefania Bergantino;Alessandro Buongiorno
;Mario Intini
2023-01-01
Abstract
Il turismo rappresenta una delle attività economiche che ha visto maggiormente aumentare il proprio peso ed importanza nell’economia europea negli ultimi anni, registrando i più alti tassi di crescita rispetto ai periodi precedenti. Spostando miliardi di viaggiatori in tutto il mondo, per motivi di piacere e di svago, le attività turistiche presentano anche numerosi impatti negativi che diverse destinazioni stanno sperimentando, anche nel nostro Paese, alle prese con crescenti problemi di antagonismo nei confronti dei turisti da parte dei residenti. Molteplici sono gli esempi di destinazioni che da tempo subiscono le diseconomie del turismo e che si interrogano su come riuscire a gestire le trasformazioni urbane in atto causate dall’incremento delle attività turistiche in modo da non danneggiare il livello di benessere delle popolazioni locali ed assicurare un’esperienza soddisfacente per i turisti. Per analizzare empiricamente il rischio di overtourism, abbiamo condotto un’analisi su alcune destinazioni pugliesi, scegliendo le 15 città che hanno registrato i più elevati flussi turistici nell’estate 2022 secondo i dati dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione (2022). La regione Puglia ben si adatta ad un’analisi approfondita sul tema dell’overtourism, per almeno due ragioni: la prima è che essa si colloca con un indice sintetico 4 (su 5) nello studio della Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento Europeo (TRAN), classificandosi quindi come regione ad alto rischio di overtourism nel quadro delle regioni europee. La seconda ragione è che la piattaforma leader mondiale degli affitti brevi, Airbnb, cui spesso viene attribuito un ruolo importante nell’aumentare il rischio e gli impatti dell’overtourism, inserisce la regione Puglia tra le maggiori destinazioni mondiali dei 5 continenti. In questo lavoro viene illustrata la metodologia utilizzata al fine di individuare e mettere a punto un sistema di controllo delle determinanti dell'overtourism attraverso indicatori dedicati, che consenta di diagnosticare, ovvero di predire, situazioni di rischio di sviluppare il fenomeno. Questo modello viene successivamente applicato concretamente alle destinazioni che hanno registrato i più alti flussi turistici in Puglia nella estate 2022, da giugno a settembre, testando su di esse uno specifico set di indicatori appositamente predisposto a livello comunale e provinciale per verificare il grado di rischio di insorgenza dell’overtourism, discutendo i principali risultati emersi e le possibili azioni per fronteggiarlo. Questi indicatori hanno innanzitutto il pregio di rappresentare metriche direttamente collegate al turismo ed in secondo luogo, si tratta di indicatori ricavati da dati di cui è stata verificata la disponibilità a livello comunale e per periodi di tempo adeguati, per consentire confronti nel tempo. Infine, l'analisi multidimensionale si basa otto metriche fondamentali, che coprono gli arrivi, le presenze, i trasporti aerei, il valore economico del turismo, il fenomeno degli affitti brevi e la vicinanza dei siti UNESCO. Sebbene la definizione di overtourism risulti ancora troppo vaga e sia difficile individuare soglie ben precise, in grado di definire con certezza quando sia raggiunto uno stato di overtourism, attraverso gli indicatori individuati in questo lavoro è stato possibile identificare le destinazioni a più alto rischio di overtourism, riscontrando tra l’altro, un grado di similitudine molto elevato tra i risultati ottenuti a livello europeo dalla studio della Commissione TRAN e l’applicazione al caso pugliese delle 15 top destination dell’estate 2022. Tutti gli indicatori utilizzati, oltre ad essere generalmente presenti in vari studi sull’argomento, mostrano un’elevata correlazione con il fenomeno dell’overtourism, poiché assumono valori significativamente diversi quando si tratti di regioni con overtourism, rispetto a quelle senza e, pertanto, pur con le citate cautele, confermano la loro significatività. La metodologia sviluppata potrà essere estesa ad ulteriori destinazioni, a più livelli di scala territoriale, in modo da testare empiricamente la capacità degli indicatori individuati di spiegare efficacemente il complesso e sfaccettato fenomeno dell’overtourism nei differenti contesti territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.