Sullo sfondo di un dibattito in costante evoluzione che indaga potenzialità e limiti del digitale in vari ambiti degli studi umanistici, il capitolo propone una riflessione sulla produzione crescente di edizioni digitali, archivi, strumenti e risorse in rete che stanno modificando radicalmente le modalità di fruizione e analisi dei testi shakespeariani, con importanti ricadute sul piano ermeneutico. Nella più ampia prospettiva del volume che si interroga su forme e modalità di espressione dell'io nel teatro shakespeariano, il capitolo analizza come, ed entro quali limiti, un approccio alla lingua e ai testi di Shakespeare che si avvalga anche del supporto di strumenti digitali possa far luce sull'espressione di quell' "autenticamente umano" che già Harold Bloom definiva una 'invenzione shakespeariana'-
Shakespeare e la svolta digitale
Alessandra Squeo
2024-01-01
Abstract
Sullo sfondo di un dibattito in costante evoluzione che indaga potenzialità e limiti del digitale in vari ambiti degli studi umanistici, il capitolo propone una riflessione sulla produzione crescente di edizioni digitali, archivi, strumenti e risorse in rete che stanno modificando radicalmente le modalità di fruizione e analisi dei testi shakespeariani, con importanti ricadute sul piano ermeneutico. Nella più ampia prospettiva del volume che si interroga su forme e modalità di espressione dell'io nel teatro shakespeariano, il capitolo analizza come, ed entro quali limiti, un approccio alla lingua e ai testi di Shakespeare che si avvalga anche del supporto di strumenti digitali possa far luce sull'espressione di quell' "autenticamente umano" che già Harold Bloom definiva una 'invenzione shakespeariana'-I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.