Nella seconda metà dell’Ottocento, dall’America, si diffonde in Europa quello sconcertante movimento culturale noto come “spiritismo moderno”. A metà strada tra una nuova religione e una nuova scienza, esso dichiara di fornire le prove di una vita dopo la morte e sostiene che i defunti in qualche misura possano tornare, e tornino, per testimoniarlo. Ma esattamente come tornano? Meglio: cos’è che torna? Se, da un lato, Allan Kardec, codificatore dello spiritismo, per rispondere a queste domande azzarda una ridefinizione della nozione di “resurrezione” e insiste sulla tripartizione dell’uomo in anima, corpo e perispirito (principio intermedio tra lo spirituale e il materiale), dall’altro anche alcuni uomini di scienza finiscono con l’interrogarsi sulla “sostanza” degli spiriti dischiudendo inediti scenari interpretativi. Tra essi, il materialista Cesare Lombroso che, dopo aver condotto le sue prime indagini sulla medianità in una Napoli in quegli anni centro nevralgico del movimento spiritistico italiano, negli ultimi anni della sua vita tenterà di tracciare «le prime linee per una biologia degli spiriti». A emergere saranno singolari e bizzarre ridefinizioni dei concetti di “corpo” e “materia”.
Cesare Lombroso e la scandalosa biologia degli spiriti. Verso una ridefinizione della “materia”
Lorenzo Leporiere
2024-01-01
Abstract
Nella seconda metà dell’Ottocento, dall’America, si diffonde in Europa quello sconcertante movimento culturale noto come “spiritismo moderno”. A metà strada tra una nuova religione e una nuova scienza, esso dichiara di fornire le prove di una vita dopo la morte e sostiene che i defunti in qualche misura possano tornare, e tornino, per testimoniarlo. Ma esattamente come tornano? Meglio: cos’è che torna? Se, da un lato, Allan Kardec, codificatore dello spiritismo, per rispondere a queste domande azzarda una ridefinizione della nozione di “resurrezione” e insiste sulla tripartizione dell’uomo in anima, corpo e perispirito (principio intermedio tra lo spirituale e il materiale), dall’altro anche alcuni uomini di scienza finiscono con l’interrogarsi sulla “sostanza” degli spiriti dischiudendo inediti scenari interpretativi. Tra essi, il materialista Cesare Lombroso che, dopo aver condotto le sue prime indagini sulla medianità in una Napoli in quegli anni centro nevralgico del movimento spiritistico italiano, negli ultimi anni della sua vita tenterà di tracciare «le prime linee per una biologia degli spiriti». A emergere saranno singolari e bizzarre ridefinizioni dei concetti di “corpo” e “materia”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.