The objective is to provide insight into the inquisitorial system administered by episcopal courts, Commencing with an examination of the correspondence exchanged between the bishopric situated within the Kingdom of Naples and the central headquarters of the Roman Inquisition. The correspondences, housed in the Archive of the Dicastery for the Doctrine of the Faith, predominantly originate from bishops and their vicars, although ordinary ecclesiastics and local laity also address the cardinals of the Congregation. At the nucleus of the "episcopal model" lies the figure of the bishop-inquisitor, frequently complemented by inquisitors dispatched from Rome. The study delves into the primary challenges encountered in the inquisitorial activities conducted in the periphery of the Kingdom of Naples, as well as the dynamics and conflicts emerging in the administration of justice concerning matters of faith. Central to the analysis are the transformations manifested during the transition from the initial operations of the Roman Inquisition to the establishment of the subsequent post-Tridentine epoch.

A partire dall’analisi della corrispondenza intercorsa tra le diocesi presenti nel Regno di Napoli e la sede centrale dell’Inquisizione Romana, si punta a fare luce sul sistema inquisitoriale affidato ai tribunali vescovili. Gli autori delle lettere, conservate nell’Archivio del Dicastero della Dottrina della Fede, sono in prevalenza vescovi e loro vicari, anche se a scrivere ai cardinali della Congregazione sono anche semplici ecclesiastici e laici locali. Al centro del “modello vescovile” vi è la figura del vescovo-inquisitore, non di rado affiancato da religiosi direttamente inviati da Roma. Il saggio si sofferma sui maggiori problemi affrontati nell’attività inquisitoriale svolta nella periferia del Regno di Napoli e sulle relazioni e sui conflitti che si producono nell’esercizio della giustizia sui casi di fede. Al centro dell’analisi vi sono i cambiamenti prodottisi nel passaggio tra la prima fase di attività dell’inquisizione romana e l’affermazione della nuova stagione post-tridentina.

I vescovi-inquisitori del Regno di Napoli e l'Inquisizione romana

Antonio Ciuffreda
2024-01-01

Abstract

The objective is to provide insight into the inquisitorial system administered by episcopal courts, Commencing with an examination of the correspondence exchanged between the bishopric situated within the Kingdom of Naples and the central headquarters of the Roman Inquisition. The correspondences, housed in the Archive of the Dicastery for the Doctrine of the Faith, predominantly originate from bishops and their vicars, although ordinary ecclesiastics and local laity also address the cardinals of the Congregation. At the nucleus of the "episcopal model" lies the figure of the bishop-inquisitor, frequently complemented by inquisitors dispatched from Rome. The study delves into the primary challenges encountered in the inquisitorial activities conducted in the periphery of the Kingdom of Naples, as well as the dynamics and conflicts emerging in the administration of justice concerning matters of faith. Central to the analysis are the transformations manifested during the transition from the initial operations of the Roman Inquisition to the establishment of the subsequent post-Tridentine epoch.
2024
A partire dall’analisi della corrispondenza intercorsa tra le diocesi presenti nel Regno di Napoli e la sede centrale dell’Inquisizione Romana, si punta a fare luce sul sistema inquisitoriale affidato ai tribunali vescovili. Gli autori delle lettere, conservate nell’Archivio del Dicastero della Dottrina della Fede, sono in prevalenza vescovi e loro vicari, anche se a scrivere ai cardinali della Congregazione sono anche semplici ecclesiastici e laici locali. Al centro del “modello vescovile” vi è la figura del vescovo-inquisitore, non di rado affiancato da religiosi direttamente inviati da Roma. Il saggio si sofferma sui maggiori problemi affrontati nell’attività inquisitoriale svolta nella periferia del Regno di Napoli e sulle relazioni e sui conflitti che si producono nell’esercizio della giustizia sui casi di fede. Al centro dell’analisi vi sono i cambiamenti prodottisi nel passaggio tra la prima fase di attività dell’inquisizione romana e l’affermazione della nuova stagione post-tridentina.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/505822
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