Le migrazioni ambientali non rappresentano un fenomeno emergente, ma si è osservato a partire dagli anni ’70, un notevole peggioramento dello stesso causata dagli effetti del cambiamento climatico, dalla pressione demografica e dall’irresponsabile sfruttamento delle risorse che dimostrano quanto crescita e sviluppo sono influenzati dai limiti ambientali e dai bisogni sociali. Pertanto, i migranti ambientali, siano essi dislocati all’interno o all’esterno dei confini del proprio Stato, sono vittime non tutelate di crisi nascoste derivanti dalla proliferazione di conflitti dovuti al cambiamento climatico, alle catastrofi naturali e ai progetti di sviluppo insostenibile e sono calcolati in cifre approssimative, ma consistenti. Le definizioni di migrante ambientale, nonostante l'attuale importante presenza degli stessi, sono molteplici e ampie, a riprova del fatto che la migrazione climatica assume molte forme che incidono in modo diverso sul fenomeno. Tali definizioni, però, hanno un esclusivo valore dottrinario privo di rilevanza giuridica; infatti, come se al peggio non ci fosse fine, i rifugiati ambientali non vengono giuridicamente riconosciuti né dal diritto statale né da quello internazionale (la Convenzione di Ginevra non contempla tale categoria!). Per cui gli stessi non ricevono adeguata protezione sia in termini di accoglienza e assistenza sia in termini di salvaguardia dei loro diritti, precipitando in una sorta di “vuoto di protezione”.

I profughi ambientali nel panorama nazionale ed europeo.

Raffaella Losurdo
2022-01-01

Abstract

Le migrazioni ambientali non rappresentano un fenomeno emergente, ma si è osservato a partire dagli anni ’70, un notevole peggioramento dello stesso causata dagli effetti del cambiamento climatico, dalla pressione demografica e dall’irresponsabile sfruttamento delle risorse che dimostrano quanto crescita e sviluppo sono influenzati dai limiti ambientali e dai bisogni sociali. Pertanto, i migranti ambientali, siano essi dislocati all’interno o all’esterno dei confini del proprio Stato, sono vittime non tutelate di crisi nascoste derivanti dalla proliferazione di conflitti dovuti al cambiamento climatico, alle catastrofi naturali e ai progetti di sviluppo insostenibile e sono calcolati in cifre approssimative, ma consistenti. Le definizioni di migrante ambientale, nonostante l'attuale importante presenza degli stessi, sono molteplici e ampie, a riprova del fatto che la migrazione climatica assume molte forme che incidono in modo diverso sul fenomeno. Tali definizioni, però, hanno un esclusivo valore dottrinario privo di rilevanza giuridica; infatti, come se al peggio non ci fosse fine, i rifugiati ambientali non vengono giuridicamente riconosciuti né dal diritto statale né da quello internazionale (la Convenzione di Ginevra non contempla tale categoria!). Per cui gli stessi non ricevono adeguata protezione sia in termini di accoglienza e assistenza sia in termini di salvaguardia dei loro diritti, precipitando in una sorta di “vuoto di protezione”.
2022
979-12-5965-226-3
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