In qualità di componente della commissione S.I.PED, coordinata dal prof. P. Orefice, relativa alle Professioni educative e al loro riconoscimento giuridico e in qualità di responsabile dell’Unità di ricerca di Bari - PRIN 2007 dal titolo “Indagine nazionale per il riconoscimento delle professioni educative e formative nel contesto europeo: quali professioni, con quale profilo pedagogico e relativa formazione, per quale lavoro” progettato insieme all’Università di Firenze (capofila) e alle Università di Bologna, Macerata e Urbino, viene posta l’attenzione su due punti focali: il perché oggi la rete S.I.PED ha sentito la necessità di affiancarsi alle associazioni educative nazionali (ANPE, FIPED, ANEP, AIF, etc.) e che cosa il gruppo PRIN, in sinergia con le prime due, si è proposto di fare. Per quanto riguarda il primo punto due le ragioni. La prima di queste è legata alla ricerca pedagogica. La specializzazione degli studi educativi relativamente alla interpretazione, valutazione e progettazione dei molteplici aspetti e livelli delle dinamiche educative e formative dei singoli individui, dei gruppi sociali, dei soggetti istituzionali nasce dal bisogno di agire e riflettere con maggiore consapevolezza sulle relazioni educative che i nuovi contesti formativi formali, non formali, informali di apprendimento, educazione e rieducazione oggi richiedono. Per ciò che riguarda la seconda ragione che ha mosso l’azione della S.I.PED, questa risiede nel non voler perdere per la seconda volta l’opportunità di ottenere il riconoscimento dei ruoli ed ambiti di intervento professionale per l’educatore, il formatore ed il pedagogista. In parallelo e in sinergia con il lavoro della Rete SIPED e delle Associazioni Professionali Educative e Formative, l’Università di Firenze, come capofila, insieme alle Università di Bologna, di Bari, di Macerata e di Urbino, ha proposto un progetto di ricerca nazionale PRIN 2007, con l’obiettivo di indagare sulla specificità e sull’articolazione della filiera professionale delle professioni formative definita attraverso la Core Competence e attivare un’azione strategica coordinata sul piano scientifico, professionale e politico per il riconoscimento di tali professioni nel quadro nazionale europeo. In particolare, tale PRIN si è posto l’obiettivo di affrontare le problematiche poste in relazione agli albi e agli ordini, con la finalità di promuovere una normativa nazionale, unitaria e sistematica delle professioni formative nel quadro degli indirizzi europei della società europea della conoscenza e dell’apprendimento permanente o, comunque, una codificazione nazionale delle professioni formative.
Professioni educative e riconoscimento
CALAPRICE, Silvana
2009-01-01
Abstract
In qualità di componente della commissione S.I.PED, coordinata dal prof. P. Orefice, relativa alle Professioni educative e al loro riconoscimento giuridico e in qualità di responsabile dell’Unità di ricerca di Bari - PRIN 2007 dal titolo “Indagine nazionale per il riconoscimento delle professioni educative e formative nel contesto europeo: quali professioni, con quale profilo pedagogico e relativa formazione, per quale lavoro” progettato insieme all’Università di Firenze (capofila) e alle Università di Bologna, Macerata e Urbino, viene posta l’attenzione su due punti focali: il perché oggi la rete S.I.PED ha sentito la necessità di affiancarsi alle associazioni educative nazionali (ANPE, FIPED, ANEP, AIF, etc.) e che cosa il gruppo PRIN, in sinergia con le prime due, si è proposto di fare. Per quanto riguarda il primo punto due le ragioni. La prima di queste è legata alla ricerca pedagogica. La specializzazione degli studi educativi relativamente alla interpretazione, valutazione e progettazione dei molteplici aspetti e livelli delle dinamiche educative e formative dei singoli individui, dei gruppi sociali, dei soggetti istituzionali nasce dal bisogno di agire e riflettere con maggiore consapevolezza sulle relazioni educative che i nuovi contesti formativi formali, non formali, informali di apprendimento, educazione e rieducazione oggi richiedono. Per ciò che riguarda la seconda ragione che ha mosso l’azione della S.I.PED, questa risiede nel non voler perdere per la seconda volta l’opportunità di ottenere il riconoscimento dei ruoli ed ambiti di intervento professionale per l’educatore, il formatore ed il pedagogista. In parallelo e in sinergia con il lavoro della Rete SIPED e delle Associazioni Professionali Educative e Formative, l’Università di Firenze, come capofila, insieme alle Università di Bologna, di Bari, di Macerata e di Urbino, ha proposto un progetto di ricerca nazionale PRIN 2007, con l’obiettivo di indagare sulla specificità e sull’articolazione della filiera professionale delle professioni formative definita attraverso la Core Competence e attivare un’azione strategica coordinata sul piano scientifico, professionale e politico per il riconoscimento di tali professioni nel quadro nazionale europeo. In particolare, tale PRIN si è posto l’obiettivo di affrontare le problematiche poste in relazione agli albi e agli ordini, con la finalità di promuovere una normativa nazionale, unitaria e sistematica delle professioni formative nel quadro degli indirizzi europei della società europea della conoscenza e dell’apprendimento permanente o, comunque, una codificazione nazionale delle professioni formative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.