I giudici della Corte di Cassazione, investiti della questione che concerneva un Testimone di Geova che pretendeva di imporre il proprio credo religioso alla moglie, hanno asserito che “obbligare il coniuge ad abbracciare una scelta di fede nella quale non si riconosce equivale a maltrattarlo”, ovvero “l’imposizione ad altri delle proprie convinzioni religiose” costituisce una “condotta consapevolmente antigiuridica”, un comportamento illecito perseguibile ex art. 572 c.p. che punisce i maltrattamenti in famiglia. La vicenda è purtroppo finita tragicamente con la morte della donna, ma il marito omicida è stato condannato anche a norma del suddetto art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia: un reato che prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni).
Imposizione di una fede religiosa e maltrattamenti familiari. Famiglia, libertà e religione nella società d'oggi.
Raffaella Losurdo
2010-01-01
Abstract
I giudici della Corte di Cassazione, investiti della questione che concerneva un Testimone di Geova che pretendeva di imporre il proprio credo religioso alla moglie, hanno asserito che “obbligare il coniuge ad abbracciare una scelta di fede nella quale non si riconosce equivale a maltrattarlo”, ovvero “l’imposizione ad altri delle proprie convinzioni religiose” costituisce una “condotta consapevolmente antigiuridica”, un comportamento illecito perseguibile ex art. 572 c.p. che punisce i maltrattamenti in famiglia. La vicenda è purtroppo finita tragicamente con la morte della donna, ma il marito omicida è stato condannato anche a norma del suddetto art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia: un reato che prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.