Con la sentenza n. 10657 del 3 maggio 2010, i giudici della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso di un marito che chiedeva la delibazione della sentenza di nullità del matrimonio ecclesiastico, perchè egli stesso aveva precedentemente manifestato chiaramente un atteggiamento favorevole nei confronti dell'istituto del divorzio. Irrilevante è stata ritenuta la circostanza che i coniugi in occasione del referendum del '74 sul divorzio avessero brindato per festeggiare il risultato favorevole. Pertanto, la Corte ha escluso che possa essere delibata la sentenza ecclesiastica che dispone l'annullamento di un "lungo" matrimonio concordatario, che uno dei coniugi aveva contratto in presenza di una riserva mentale circa l'indissolubilità del vincolo, pur avendo il medesimo esposto tale riserva all'altro.
La nullità del matrimonio va negata se l’altro coniuge ignorava la riserva mentale
Raffaella Losurdo
2012-01-01
Abstract
Con la sentenza n. 10657 del 3 maggio 2010, i giudici della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso di un marito che chiedeva la delibazione della sentenza di nullità del matrimonio ecclesiastico, perchè egli stesso aveva precedentemente manifestato chiaramente un atteggiamento favorevole nei confronti dell'istituto del divorzio. Irrilevante è stata ritenuta la circostanza che i coniugi in occasione del referendum del '74 sul divorzio avessero brindato per festeggiare il risultato favorevole. Pertanto, la Corte ha escluso che possa essere delibata la sentenza ecclesiastica che dispone l'annullamento di un "lungo" matrimonio concordatario, che uno dei coniugi aveva contratto in presenza di una riserva mentale circa l'indissolubilità del vincolo, pur avendo il medesimo esposto tale riserva all'altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.