Il tema della qualità e della fruibilità delle aquae a Roma antica è diventato in tempi recenti materia di environmental studies (ormai proiettati verso il postenvironmentalism), un campo di interesse di natura interdisciplinare che ha progressivamente investito anche la ricerca storica, nel tentativo, più o meno avvertito a seconda dei casi, di trovare nel passato delle risposte all’emergenza ambientale in atto. All’interno di un panorama bibliografico così fitto e articolato, questo contributo si propone di approfondire la percezione dell’acqua come anche delle aquae, dato che il termine latino al plurale designa più frequentemente la pluralità delle proprietà idriche, intese in termini chimico-fisici e organolettici e dunque anche termali, mentre la voce al singolare si riferisce al suo carattere di elemento naturale e di fonte di approvvigionamento per usi pubblici e privati opportunamente regolamentati. L’obiettivo di queste pagine è quello, in particolare, di ricostruire l’elaborazione progressiva e lo sviluppo nel tempo tra repubblica e principato di due destinazioni dell’acqua, l’utilitas e la salubritas, che troviamo nelle fonti poste come sue condizioni necessariae dalla politica urbanistica della Roma imperiale; al fine di acquisire un profilo variabile e articolato del tema indagato, si esaminano le dinamiche evenemenziali sottese a ogni ricorrenza e i filtri percettivi di ciascuna rappresentazione.

La necessità dell’acqua fra utilitas e salubritas publica (II sec.a.C. – inizi II sec. d.C.)

Traversa Luciano
2022-01-01

Abstract

Il tema della qualità e della fruibilità delle aquae a Roma antica è diventato in tempi recenti materia di environmental studies (ormai proiettati verso il postenvironmentalism), un campo di interesse di natura interdisciplinare che ha progressivamente investito anche la ricerca storica, nel tentativo, più o meno avvertito a seconda dei casi, di trovare nel passato delle risposte all’emergenza ambientale in atto. All’interno di un panorama bibliografico così fitto e articolato, questo contributo si propone di approfondire la percezione dell’acqua come anche delle aquae, dato che il termine latino al plurale designa più frequentemente la pluralità delle proprietà idriche, intese in termini chimico-fisici e organolettici e dunque anche termali, mentre la voce al singolare si riferisce al suo carattere di elemento naturale e di fonte di approvvigionamento per usi pubblici e privati opportunamente regolamentati. L’obiettivo di queste pagine è quello, in particolare, di ricostruire l’elaborazione progressiva e lo sviluppo nel tempo tra repubblica e principato di due destinazioni dell’acqua, l’utilitas e la salubritas, che troviamo nelle fonti poste come sue condizioni necessariae dalla politica urbanistica della Roma imperiale; al fine di acquisire un profilo variabile e articolato del tema indagato, si esaminano le dinamiche evenemenziali sottese a ogni ricorrenza e i filtri percettivi di ciascuna rappresentazione.
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