Il contributo esamina il d.lgs. n. 121/2018, che ha attuato la legge delega n. 103/2017 e dato vita al primo ordinamento penitenziario minorile, sottolineando l’indubbio passo avanti che esso rappresenta nella creazione di un sistema esecutivo differenziato e tarato sui bisogni di una personalità in formazione, ma al contempo stigmatizzandone la marcata somiglianza al modello ricavabile dalla legge 354 del 1975. Anche grazie al contributo (soprattutto valoriale) proveniente dal paradigma riparativo e dal nuovo microsistema sanzionatorio, introdotti dalla c.d. “Riforma Cartabia” e presi in esame nel saggio, si auspica che possano più agevolmente superarsi le cause che inibiscono (soprattutto ai minori stranieri) l’accesso alle misure di comunità e che, magari, il Parlamento rimetta mano quanto prima alla materia, rendendo la detenzione (intra moenia) davvero la extrema ratio e possibilmente facendola progressivamente scomparire dall’orizzonte minorile, perché con essa certamente scomparirebbe anche la situazione discriminatoria di sovra rappresentazione di stranieri negli istituti penali minorili.
Sfide di “integrazione” in executivis: spunti per una esecuzione penale minorile più inclusiva ed accogliente
Lorenzo Pulito
2023-01-01
Abstract
Il contributo esamina il d.lgs. n. 121/2018, che ha attuato la legge delega n. 103/2017 e dato vita al primo ordinamento penitenziario minorile, sottolineando l’indubbio passo avanti che esso rappresenta nella creazione di un sistema esecutivo differenziato e tarato sui bisogni di una personalità in formazione, ma al contempo stigmatizzandone la marcata somiglianza al modello ricavabile dalla legge 354 del 1975. Anche grazie al contributo (soprattutto valoriale) proveniente dal paradigma riparativo e dal nuovo microsistema sanzionatorio, introdotti dalla c.d. “Riforma Cartabia” e presi in esame nel saggio, si auspica che possano più agevolmente superarsi le cause che inibiscono (soprattutto ai minori stranieri) l’accesso alle misure di comunità e che, magari, il Parlamento rimetta mano quanto prima alla materia, rendendo la detenzione (intra moenia) davvero la extrema ratio e possibilmente facendola progressivamente scomparire dall’orizzonte minorile, perché con essa certamente scomparirebbe anche la situazione discriminatoria di sovra rappresentazione di stranieri negli istituti penali minorili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.