L’approccio science-based sul cambiamento climatico: quale spazio per il decisore pubblico?

The paper aims to reflect on the role of scientific evidence within public decision-making processes on climate change. The occasion is also provided by some recent judgments which, contrary to the overriding orientation of climate justice in Europe, assert the autonomy of public decision-makers in their pronouncements of the commitments established in international and European sources, based on established data widely acknowledged by the scientific community, and therefore admit the possibility of deviating from them, given the need to balance the impact of climate change measures on the economic, political and social system. After a brief overview of the phenomenon of the integration of scientific evidence in public regulation, the analysis examines the role of scientific knowledge in the public decision-making process on climate change issues, and identifies two different types of approaches that lawmaker can adopt with regard to the relationship with science, corresponding to two different ways of exercising power in matters of climate change, that can be qualified as strictly or lightly science-based, where what changes is the margin of discretion left to the authority responsible for the “climate impact” decision concerning the objectives set by the rules of climate law based on scientific evidence.

Obiettivo del lavoro è proporre una riflessione sul rilievo che le conoscenze scientifiche assumono all’interno dei processi decisionali dei pubblici poteri in tema di cambiamento climatico. L’occasione è data anche da alcune recenti pronunce che, in controtendenza rispetto all’orientamento prevalente della giustizia climatica in Europa, rivendicano l’autonomia valutativa dei decisori pubblici all’interno del processo decisionale rispetto agli impegni fissati nelle fonti internazionali ed europee, basate su dati accertati e ampiamente condivisi dalla comunità scientifica, e dunque ammettono la possibilità di discostarsene in ragione dell’esigenza di ponderare l’impatto delle misure di contrasto al cambiamento climatico sul sistema economico, politico e sociale di riferimento. L’indagine, dunque, dopo brevi cenni dedicati al fenomeno dell’integrazione della scienza nell’attività di regolazione pubblica, riflette sul peso delle conoscenze attestate in termini scientifici all’interno del procedimento di formazione delle decisioni pubbliche nelle questioni legate al cambiamento climatico e individua due diverse tipologie di approccio che il legislatore può adottare rispetto al rapporto con le evidenze scientifiche, alle quali corrispondono, nelle questioni relative al cambiamento climatico, due diverse modalità di esercizio del potere qualificabili come strictly o lightly science-based, laddove quello che differisce è il margine decisionale che permane in capo all’autorità responsabile della decisione “a impatto climatico” rispetto agli obiettivi fissati dalle fonti del diritto climatico sulla base delle conoscenze fornite dalla scienza.