La ricostruzione inferenziale dei redditi attraverso il redditometro non consente un pieno esercizio del diritto di difesa del contribuente. Una fattispecie esaminata dalla Cassazione, avente ad oggetto il possesso di alcune auto ritenute di interesse storico, pone in evidenza il carattere surrettiziamente “assoluto” delle presunzioni reddituali che, da un lato, omettono di valorizzare differenti meccanismi di concorso alle spese pubbliche ed elementi fattuali (pur suscettibili di prova) che dovrebbero incidere sugli esiti del ragionamento inferenziale, dall’altro inibiscono qualsiasi confronto sulla tecnica di misurazione del reddito che, nelle tabelle ministeriali, finisce per assumere connotati di arbitrarietà.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | REDDITOMETRO ED AUTO DI INTERESSE STORICO |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2007 |
Rivista: | |
Abstract: | La ricostruzione inferenziale dei redditi attraverso il redditometro non consente un pieno esercizio del diritto di difesa del contribuente. Una fattispecie esaminata dalla Cassazione, avente ad oggetto il possesso di alcune auto ritenute di interesse storico, pone in evidenza il carattere surrettiziamente “assoluto” delle presunzioni reddituali che, da un lato, omettono di valorizzare differenti meccanismi di concorso alle spese pubbliche ed elementi fattuali (pur suscettibili di prova) che dovrebbero incidere sugli esiti del ragionamento inferenziale, dall’altro inibiscono qualsiasi confronto sulla tecnica di misurazione del reddito che, nelle tabelle ministeriali, finisce per assumere connotati di arbitrarietà. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/49190 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |