Con l’entrata in vigore del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 ha preso avvio ufficialmente l’iter che condurrà alla smaterializzazione degli atti processuali. Si tratta di uno degli snodi cruciali dell’intero progetto riformatore: da un lato, la digitalizzazione rappresenta un eccezionale antidoto alle lungaggini del processo, consentendo una migliore gestione delle risorse; dall’altro, promette di migliorare la performance della macchina giudiziaria, garantendo trasparenza nell’esercizio della giurisdizione, accessibilità e rispetto delle garanzie fondamentali delle parti. Il contributo analizza puntualmente le novità della riforma sul Libro II del codice (la nuova forma degli atti, la rinnovata disciplina dei depositi telematici, il restyling delle notificazioni), insistendo altresì sui profili di diritto transitorio e sugli aspetti tecnici della digitalizzazione.
La smaterializzazione degli atti
delvecchio f.
2024-01-01
Abstract
Con l’entrata in vigore del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 ha preso avvio ufficialmente l’iter che condurrà alla smaterializzazione degli atti processuali. Si tratta di uno degli snodi cruciali dell’intero progetto riformatore: da un lato, la digitalizzazione rappresenta un eccezionale antidoto alle lungaggini del processo, consentendo una migliore gestione delle risorse; dall’altro, promette di migliorare la performance della macchina giudiziaria, garantendo trasparenza nell’esercizio della giurisdizione, accessibilità e rispetto delle garanzie fondamentali delle parti. Il contributo analizza puntualmente le novità della riforma sul Libro II del codice (la nuova forma degli atti, la rinnovata disciplina dei depositi telematici, il restyling delle notificazioni), insistendo altresì sui profili di diritto transitorio e sugli aspetti tecnici della digitalizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.